        Dopo i primi due round d&rsquo;apertura di marzo dei Campionati Assoluti d&rsquo;Italia 2023 di Andora e Grado (quattro giornate di gara) era finita 3 a 1 in favore degli inglesi. A segnare tre goal agli azzurri era stato Brad Freeman due volte Assoluto a Andora e una a Grado, Andrea Verona con tre seconde posizioni e una vittoria, mentre sul terzo gradino del podio era sempre salito Steve Holcombe.&nbsp;  Sinstesi della gara Dietro questi piloti hanno brillato Wil Ruprecht, quest&rsquo;ultimo nonostante le non ancora perfette condizioni fisiche dovute alla frattura della clavicola sinistra di fine febbraio sta finalmente risalendo ai vertici delle classifiche, come pure Samuele Bernardini, Matteo Pavoni, Morgan Lesiardo, Lorenzo Macoritto. Ma a segnare un nuovo goal all&rsquo;Italia con un graffio d&rsquo;autore, questa volta &egrave; per&ograve; stato Holcombe che al termine di un duello infinito con Verona &egrave; riuscito ad avere la meglio su Verona di 0.22! Leggete bene: 22 centesimi di secondo con Holcombe primo nel totale dei tempi delle 17 speciali disputate di 1.05.57.36, contro l&rsquo;1.05.57.58 di Verona. Il confronto dei risultati delle singole prove tra di Holcombe e Verona parla chiaro. Holcombe: 2 primi, 6 secondi, 3 terzi, 1 quarto, 2 quinti, 1 settimo, 1 ottavo e 27&deg;, quest&rsquo;ultimo causa una scivolata; Verona: 7 primi, 3 secondi, 1 terzo, 1 quinto, sesto, 2 settimi, 1 ottavo, 1 nono. &nbsp; Sorpresa Oldrati, delusione Freeman A stupire &egrave; per&ograve; stato anche Oldrati bravissimo a fare sua una pi&ugrave; che meritata terza posizione assoluta a 10.50 da Holcombe. Basti dire che Oldrati &egrave; risultato il pi&ugrave; veloce in due speciali a cui aggiungere 3 secondi, 3 terzi e tutte le restanti prove chiuse in top ten. E Freeman? Questa volta l&rsquo;inglesino della Beta ha dovuto accontentarsi della quarta posizione a 18.32 dal suo compagno di squadra non riuscendo mai a guidare come avrebbe voluto nonostante la vittoria di quattro speciali. E dire che Verona aveva festeggiato sabato nel migliore dei modi il suo ventiquattresimo compleanno vincendo il Super Test con 1.33 di vantaggio su Freeman, 2.01 su Bernardini, 2.21 su MacDonald e 2.51 su Oldrati.  Verona promette bene! Insomma, Verona nell&rsquo;anno del passaggio dalla GASGAS EX 250 F 4T alla 350 4T ha saputo lottare con Holcombe mettendosi alle spalle al giro di boa del Campionato, due vittorie e quattro seconde posizioni Assolute e la leadership indiscussa di cinque centri nella 450 4T. Prossimo obiettivo? Pareggiare il conto con Freeman nella prova degli Assoluti del 18 giugno a Citt&agrave; della Pieve (PG). Cambiare classe non &egrave; semplice; richiede una notevole preparazione fisica abbinata a un feeling di guida perfetto anche se la cosa fondamentale &egrave; la tenuta mentale, la capacit&agrave; di reazione, mettersi sempre in discussione, camminare decine e decine di chilometri per studiare nei minimi dettagli ogni metro delle varie prove speciali. Tutti fattori che se ben coltivati hanno reso e renderanno Verona ancora pi&ugrave; forte e veloce anche di fronte al prossimo appuntamento del Mondiale EnduroGP tra due settimane a Lalin in Spagna.  Conferme e rivincite nelle classi minori 250 2T e 300 2T Nella 250 2T &egrave; sorprendentemente ritornato alla vittoria Deny Philippaerts bravissimo a marcare stretto fino all&rsquo;ultimo Carlo Minot con tempi nelle speciali costantemente nelle primissime posizioni.Minot, dopo essere stato al comando praticamente per tutta la gara imponendosi in 5 speciali, proprio all&rsquo;ultima prova &egrave; caduto perdendo il proprio vantaggio finendo alle spalle di Philippaerts per soli 1.92. Terza posizione per Davide Soreca a 6.46 senza mai riuscire a essere incisivo nonostante la vittoria di 6 speciali. Prova di forza nella 300 2T per Lesiardo primo con 41.08 sul sorprendente Lorenzo Macoritto in netta crescita dopo i problemi fisici dello scorso anno, mentre a 58.28 &egrave; finito Matteo Cavallo.  La situazione nelle classi 125 2T, 250 4T, 450 4T e Junior 125 2T dominata da Kevin Cristino con 7 vittorie di speciale, 7 secondi, 1 terzo, sesto e 1 quattordicesimo. Seconda e terza posizione rispettivamente per Pietro Scardina e Manuel Verzeroli con Daniele Delbono quarto per una caduta quando stava lottando per il podio.Dominatore della 250 4T Oldrati ha vinto 9 speciali con 9 secondi posti. Dietro Oldrati, Matteo Pavoni e Rudy Moroni. Quinta vittoria nella 450 4T per Verona con Bernardini secondo e Gianluca Martini terzo. Nella Junior nuova vittoria per Manolo Morettini con 10 primi di speciale, 4 secondi, 2 terzi 1 quinto. Secondo gradino del podio per Enrico Rinaldi con 3 vittorie di speciale, 7 secondi, 3 terzi, 3 quarti, 1 quinto. Terza posizione per Lorenzo Bernini con un primo di speciale e le restanti tutte in top five.  Le dichiarazioni Holcombe e Verona Steve Holcombe: &ldquo;Sono contento della mia gara, peccato esser caduto due volte ed aver perso del tempo prezioso. Alla fine ho comunque vinto e sono contento. Le condizioni delle prove richiedevano una guida precisa e io l&rsquo;ho messa in atto e sono felice.&rdquo; Andrea Verona: &ldquo;Non ho fatto n&eacute; una brutta gara n&eacute; una bella gara. Nelle prove in estrema non sono riuscito a fare dei bei tempi e penso siano quelle che mi hanno tolto la vittoria, perch&eacute; poi sia nel Cross sia nell&rsquo;Enduro ero davvero veloce. Ora si lavora per il mondiale in Spagna&rdquo;. Thomas Oldrati: &ldquo;Sono contento delle mie prestazioni. In queste condizioni scivolose e in gare di Enduro mi esprimo sempre al meglio. Questa mia posizione mi rallegra e mi dona la giusta confidenza per il GP in Spagna. Adesso si lavora per quello&rdquo;. I risultati nelle categorie della Coppa FMI&nbsp; Cosimo Pratesi trionfa su tutti, mentre Riccardo Pasquato si posiziona secondo mentre Luca Piersigilli (Beta) sale sul podio di classe. Nella classe riservata ai 4 tempi, Simone Mistretta (Husqvarna) si porta a casa la vittoria, alle sue spalle Lorenzo Pastore (Sherco) e Fabio Scrocca (KTM), rispettivamente secondo e terzo.&nbsp;Nella categoria Cadetti, Alessio Berger (Sherco) si porta a casa la vittoria di classe, mentre nella Femminile &egrave; stata la poliziotta delle Fiamme Oro Francesca Nocera (Honda) ad imporsi su tutte le Lady in gara. Luca Giacomelli (KTM) si migliora rispetto al prologo e conquista la medaglia d&rsquo;oro di giornata della Junior, Ludi Walter (Beta) &egrave; invece il miglior Major di questo quinto Round. Gianfranco Berni (Husqvarna) si impone nuovamente nella Senior mentre Alberto Facci &egrave; il miglior Veteran di oggi.&nbsp; Il 50 cc pi&ugrave; veloce in questa quinta giornata &egrave; stato quello guidato da Gabriele Giordano (Beta).Lo sguardo &egrave; gi&agrave; puntato sul prossimo round in scena il prossimo 18 Giugno a Citt&agrave; della Pieve (PG).&nbsp; Classifiche dopo 3 prove su 6&nbsp; Classifica Assoluta 1. Freeman (Gbr-Beta 300 2T), punti 90; 2. Verona (Ita-GASGAS 350 4T), 88; 3. Holcombe (Gbr-Beta 300 2T), 78; 4. MacDonald (Nzl-Sherco-CH Racing 300 4T), 58; 5. Milner (Aus-TM-Boano 300 4T), 48; 6. Oldrati (Ita-Honda-RedMoto 250 4T), 43; 7. Watson (Gbr-Honda-RedMoto 450 4T), 40; 8. Bernardini (Honda-RedMoto 300 4T), 33; 9. Lesiardo (Ita-Sherco-CH Racing 300 2T), Persson (Swe-Husqvarna 300 2T), Kytonen (Fin-Honda-RedMoto 250 4T), 22; 12. Charlier (Husqvarna-Zanardo 500 4T), 20; 13. Pavoni (Ita-TM-Boano 250 4T), 17; 14. Cavallo (Ita-TM Boano 300 2T), 16; 15. Etchells (Gbr-Fantic 250 4T), Martini (Ita-GASGAS 350 4T), 14. Classe 125 2T 1. Cristino (Fantic) punti, 100; 2. Scardina (Fantic), 79; 3. Verzeroli (KTM), 67; 4. Colorio (Husqvarna-Osellini), 62; 5. Corsi (Fantic), 57. Classe 250 2T 1. Soreca (MGR&ndash;ASI-Sherco) punti, 85; 2. Philippaerts (TM-Boano), 80; 3. . Minot (KTM), 71; 4. Micheluz (Husqvarna-Osellini), 69; 5. Recchia (TM), 64. Classe 300 2T 1. Lesiardo (Sherco), punti 90; 2. Cavallo (TM-Boano), punti 89; 3. Macoritto (Fantic), 64; 4. Grigis M. (GASGAS), 56; 5. Da Canal (Fantic), 52. Classe 250 4T 1. Oldrati (Honda-RedMoto) punti, 100; Pavoni (TM-Boano), 85; 3. Moroni (Honda-RedMoto), 75; 4. Magri (KTM), 47; 5. Angeretti (TM), 43. Classe 450 4T 1. Verona (GASGAS) punti, 100; 2. Bernardini (Honda-RedMoto), 81; 3. Martini (GASGAS), 79; 4. Giacchero (KTM), 57; 5. Pastore (Sherco), 41. Junior &ldquo;Under 23&rdquo; 1. Morettini (Honda-RedMoto 250 4T), punti 100; 2. Rinaldi (GASGAS-GTG 350 4T), 85; 3. Bernini (GASGAS-GTG 250 2T), 66; 4. Fabris (Husqvarna-Osellini 250 4T ), 58; 5. Cristini (GASGAS-GTG 250 4T), 53. Stranieri 1. Freeman, punti 97; 2. Holcombe, 86; 3. MacDonald, 68; 4. Milner, 60; 5. Watson, 56; 6. Persson, 39; 7. Kytonen, 37; 8. Etchells, 36; 9. Charlier, 34; 10. Ahlin (KTM-Pro Racing), 23 Jeane Daniels: obiettivo dakar 2024 con la Fantic Jane Daniels lo aveva anticipato dopo aver vinto nel 2022 il suo terzo Mondiale Enduro Women (2019-2020). &ldquo;Gli ultimi dieci anni passati nell'enduro sono trascorsi cos&igrave; velocemente e ora &egrave; venuto il momento di guardare a nuove esperienze future&hellip;&rdquo;. Se il presente della Daniels resta il Mondiale EnduroGP Women dopo avere gi&agrave; dominato il primo GP 2023 in Italia, il futuro della pilotessa inglese tre volte iridata, &egrave; quello di partecipare alla prossima Dakar 2024 con la Fantic XEF 450 Rally. La Daniels per prendere confidenza con il road book, ha preso parte allo Swank Rally in Tunisia dal 17 aprile al 21 aprile&nbsp;finendo addirittura quarta assoluta dietro Andrea Gava (Beta), Alessandro Ruoso (Yamaha), Filippo Pietri (Sherco) con piazzamenti sempre nella top five. La Daniels parteciper&agrave; anche alle prossime prove del Tricolore Motorally.  Tricolore Enduro Estremo: domina Mario Romans Lo spagnolo Mario Roman (Sherco) si &egrave; imposto nella prova d&rsquo;apertura del Campionato Italiano FMI Enduro Estremo 2023 disputato presso il Pro Park di Ceranesi (GE). L&rsquo;ufficiale Sherco &egrave; riuscito ad interpretare al meglio i 10 km del percorso riservato alla classe Gold vincendo Gara-1 della durata di due ore. Conquistato l&rsquo;accesso alla finale, Roman, ha dominato anche Gara-2 di 1 ora. Una prova spettacolo alla quale hanno avuto accesso i 15 migliori piloti che hanno preso il via divisi in due gruppi separati da 30 secondi. Sul podio insieme a Roman ottima prova per l&rsquo;italiano Sonny Goggia (KTM) bravissimo nell&rsquo;ultimo giro a superare l&rsquo;inglese Johnny Walker (Beta) finendo in seconda posizione con vittoria della classe Gold riservata ai piloti italiani. Dei 213 piloti al via, dei quali 60 provenienti da 9 nazioni impegnati sui quattro differenti percorsi:la classe Silver ha visto imporsi Michele Pradelli (Beta), la Bronze Fabio Ferrando (Beta), la Cross Country Alessandro Rizza (KTM), la Women Martina Balducchi (GASGAS). Prossime prove del Tricolore FMI Enduro Estremo: Headless Rider il 27 e 28 Maggio, Infernal Mine il 2 e 3 Settembre. Nella foto sotto il podi: da sinistra a destra: Sonny Goggia, il vincitore Mario Romans, l&rsquo;inglese Johny Walker.       

&Egrave; stata da subito una sfida a quattro per il podio della classifica Assoluta con Verona, Freeman Thomas Oldrati che hanno impensierito Holcombe

Enduro: i risultati della terza gara dei Campionati Assoluti Italiani 2023

        A volte basta una frase, uno sguardo come in questo caso, per intuire che tipo di persona ci si trova di fronte. Del resto &egrave; sufficiente parlare un po&rsquo; con Enrico Rinaldi per essere conquistati dalla sua genuinit&agrave; di pilota bresciano new millennium, dalla sua curiosit&agrave;, dalla sua simpatia. E, soprattutto, dall&rsquo;entusiasmo e voglia di mettersi sempre in discussione leggendo i tempi delle varie speciali dopo ogni gara. Anche il nome Enrico, scelto da pap&agrave; Mario e mamma Maddalena, quando &egrave; nato il 4 gennaio 2001, facevano ben sperare sul suo futuro. Enrico dal germanico &ldquo;Haimirick o Heimirich&rdquo;, &egrave; interpretato come: grande lavoratore, capo, potente. Del resto a trasmettere la passione per l&rsquo;enduro e le qualit&agrave; di grande lavoratore a Enrico &egrave; stato proprio pap&agrave; Mario.  Mario Rinaldi, gli straordinari risultati della sua carriera  Ricordiamo che Mario Rinaldi ha scritto la storia dell&rsquo;enduro italiano degli anni novanta vincendo quattro Campionati del Mondo; 1992 (KTM 300 2T), 1994-1997-2000 (KTM 400 4T). A questi va aggiunto lo straordinario poker di vittorie con l&rsquo;Italia in Maglia Azzurra alle Sei Giorni: 1992 (Australia-Cessnock), 1994 (Stati Uniti-Tulsa), 1997 (Italia-Lumezzane), 2000 (Spagna- Granada); cinque titoli di vice Iridato: (1991-1005-1996-1999-2001) e 11 titoli italiani (4 consecutivamente nella 350 4T e 5 nella 400&nbsp;4T, 1 in 450 4T e 500 4T). Cresciuto nel comune di Monterotondo nel celebre territorio della Franciacorta, Enrico Rinaldi a 12 anni scorrazza con i minienduro insieme ai giovani del Moto Club RS77. Nel 1016 a 15 anni, prende parte alle prime gare Cadetti con una Valenti 50 cc. "La mia prima vera moto &egrave; per&ograve; stata una KTM 200 2T perch&eacute; ero gi&agrave; alto 1.85 e pesavo 72 kg&rdquo;, Enrico ci racconta. Dopo una stagione negli Enduro Estremi nel 2019 debutta negli Assoluti d&rsquo;Italia Enduro. Nel 2020 vince il titolo Under 23 Junior 450 4T. Nel 2021 &egrave; Campione Europeo Junior EJ2 e ancora tricolore Under 23 Junior 450 4T. Nel 2022 chiude nella top ten del Mondiale Assoluto Junior, quinto nella Junior EJ2, secondo negli Assoluti d&rsquo;Italia Junior, Campione del Mondo a squadre con l&rsquo;Italia nel Trofeo Junior alla Sei Giorni in Francia.  L'intervista a Enrico Rinaldi   Raccontaci un po' il tuo 2022&ldquo;Il 2022 per me &egrave; stato un anno ricco di soddisfazioni, soprattutto per la vittoria del Trofeo Junior alla Sei Giorni. Ho anche migliorato la mia velocit&agrave; in gara, nonostante ci&ograve;, fino a met&agrave; stagione ho fatto qualche gara non proprio brillate ma mi &egrave; servito da stimolo per migliorarmi negli ultimi quattro mesi e soprattutto alla Sei Giorni&rdquo;. Chi &egrave; stato il tuo maggior avversario nel mondiale e agli Assoluti d'Italia Junior?&ldquo;Lesiardo anche se la junior &egrave; talmente combattuta che a ogni gara c&rsquo;&egrave; da battagliare con tanti altri avversari&rdquo;. Morgan Lesiardo &egrave; per&ograve; stato anche tuo compagno di squadra alla Sei Giorni dove insieme a Claudio Spanu avete vinto il 15 Trofeo Junior con l'Italia in Maglia Azzurra. Come hai vissuto questa esperienza con i tuoi maggiori avversari Junior alla Sei Giorni?&ldquo;Tra me Lesiardo e Spanu c&rsquo;&egrave; sempre stato un ottimo rapporto professionale, di rispetto e reciproca amicizia. Penso che anche da rivali si pu&ograve; convivere benissimo visto che il nostro giudice nelle speciali. Alla Sei Giorni abbiamo fatto gruppo sentendoci ancora pi&ugrave; uniti con l&rsquo;unico obiettivo di vincere con la Maglia Azzurra&rdquo;. Passa alla prossima pagina per continuare a leggere l'intervista &nbsp; "Ho dedicato la vittoria ai miei genitori"  Sul podio mentre tenevi tra le mani il Trofeo Junior cosa hai pensato?"&Egrave; stato un grande passo in avanti. Una grande gioia che mi piacerebbe assaporare di nuovo dando il massimo contributo all&rsquo;Italia. Ringrazio il Presidente Copioli che in Francia alla Sei Giorni ci ha seguito in ogni tappa, tutto lo staff FMI e, soprattutto il team GASGAS GTG Motogamma a cui sono legato dal 2021 e con cui garegger&ograve; anche nel 2023 sempre con la EC 350F 4T&rdquo;. Avrai sicuramente dedicato questa vittoria a qualcuno?&ldquo;Certo l&rsquo;ho dedicata ai miei genitori ma anche un po&rsquo; a me stesso&rdquo;. Nel 2022 hai confermato di essere cresciuto professionalmente in nelle varie tipologie di prove speciali rispetto alle ultime due stagioni. In cosa ti senti ancora di essere vulnerabile e dove pensi di progredire in futuro?&ldquo;Quest'anno sono migliorato soprattutto negli Enduro Test che spesso fanno la differenza. In futuro devo per&ograve; lavorare molto nei Cross Test perch&eacute; sono ancora un po&rsquo; lento&rdquo;.  "Il mio 2022? Non &egrave; partito bene"  Raccontaci il tuo 2022.&ldquo;Il 2022 non &egrave; partito come speravamo; mi aspettavo di pi&ugrave; a Arma di Taggia e nelle restanti prime prove degli Assoluti e del Mondiale perch&eacute; in inverno avevo lavorato bene. Poi gara dopo gara ho cominciato a essere pi&ugrave; concreto in un crescendo fino alla Sei Giorni, all&rsquo;ultima prova degli Assoluti con la seconda posizione tra gli Junior e all&rsquo;ultimo GP in Germania finendo decimo Assoluto Junior e quinto in EJ2&rdquo;. Hai chiuso alla grande anche il Campionato Europeo dominando l'ultima prova in Germania dopo aver vinto il round iniziale in Italia ottenendo la top five nella Classifica Assoluta e la quarta posizione nella Junior EJ2 nonostante non abbia disputato due delle quattro prove previste per le concomitanze con il Mondiale.&ldquo;Sono andato in Germania all&rsquo;ultimo round dell&rsquo;Europeo per allenarmi con l&rsquo;obiettivo di fare bene e capire anche il mio grado di competitivit&agrave;&rdquo;. Fai parte del Progetto Pata Talenti Azzurri FMI Enduro in cosa consiste esattamente?&ldquo;Il Progetto Pata Talenti Azzurri FMI Enduro aiuta i pi&ugrave; giovani piloti dell&rsquo;enduro italiano a crescere professionalmente. Vengono organizzati raduni collegiali di allenamento gi&agrave; dai primi di dicembre con la supervisione dei tecnici FMI Cristian Rossi, Andrea Balboni e Alex Zanni. Ci consigliano sull&rsquo;assetto della moto, scelte tecniche, guida, alimentazione, suggerimenti sulla vita di tutti i giorni. Ci viene data anche una borsa di studio come contributo economico per le spese delle trasferte del Mondiale e Europeo che affrontiamo in gruppo ottimizzando cos&igrave; i costi&rdquo;.  Un pilota che si distingue  Dal 2021 col tuo passaggio alla GASGAS FE 350 4T hai costantemente brillando tra i giovani. Merito del Team GASGAS GTG Motogamma Contect S.p.A. oppure c'&egrave; sempre lo zampino di tuo pap&agrave; Mario dietro la tua crescita?&ldquo;E&rsquo; merito di tutti e due. Il team con i miei sponsor mi hanno aiutato con ci&ograve; che serve per essere un pilota. Pap&agrave; Mario mi ha fatto fare passi avanti come pilota, velocit&agrave;, costanza, impegno, aiuto anche su come affrontare la vita di tutti i giorni&rdquo;. Meglio moto 2T o 4T visto che hai corso con entrambe queste tipologie di moto.&ldquo;Preferisco il 4T perch&eacute; &egrave; una moto pi&ugrave; regolare e dolce da guidare come erogazione di potenza perch&eacute; non avendo una guida prettamente aggressiva &egrave; pi&ugrave; adatta alla mie caratteristiche&rdquo;. Quali sono i percorsi sui quali preferisci gareggiare?&ldquo;Soprattutto quelli sabbiosi, fangosi e con fondo mutevole. In genere trovo difficolt&agrave; quando il terreno &egrave; duro, arido e non si scava&rdquo;. Chi &egrave; il tuo pilota preferito?&rdquo;Il mio idolo resta sempre Matthew Phillips anche se ora c&rsquo;&egrave; un altro pilota australiano: Wil Ruprecht, concreto, semplice, pulito nella guida, ma di grande resa&rdquo;.&nbsp;         

&ldquo;Io non voglio essere famoso come mio padre Mario che ha vinto quattro Campionati Mondiali Enduro. Voglio soltanto crescere professionalmente, essere un pilota bravo, veloce migliorando ogni anno. Questo &egrave; semplicemente quello che voglio per me stesso&rdquo;. Enrico Rinaldi ci ha raccontato in esclusiva. &nbsp;

Intervista a Enrico Rinaldi: sulle orme di papà Mario

        Figlio di un 4 volte Campione del Mondo (Harry Everts), Stefan conquista il suo primo titolo in 125 nel 1991 con la Suzuki gestita da Sylvain Geboerts che si innamor&ograve; del suo stile di guida unico vedendolo allenarsi con una piccola Honda, divenendo il pi&ugrave; giovane campione del mondo della storia del motocross.  In sella alla Suzuki Iridato con Suzuki, Kawasaki, Honda e Yamaha  Passeranno quattro stagioni prima che torni ad essere di nuovo iridato e questa volta sar&agrave; in 250 con Kawasaki nel 1995, subito prima di passare ad Honda, con la quale vincer&agrave; nuovamente in 250 nel &rsquo;96 e nel &rsquo;97. Arrivano anni difficili per Everts che fatica a gestire l&rsquo;enorme pressione che lo circonda. Nel 2000 l&rsquo;anno pi&ugrave; pesante con una sola gara disputata con la Husqvarna. Nel 2001 passa alla Yamaha con la quale scriver&agrave; le pagine pi&ugrave; belle della sua incredibile carriera e torna a vincere. Per lui &egrave; il quinto titolo, il primo in 500 e diventa il primo pilota ad aver vinto un iride con tutte le case giapponesi.  L'ultima gara in carriera ad Ern&eacute;e nel 2006 coincide con il 101&deg; successo in carriera Sei titoli consecutivi con Yamaha  Si ripete nel 2002, nel 2003, 2004, 2005 e infine nel 2006, raggiungendo quota 10 titoli e 101 vittorie iridate, record a tutt&rsquo;oggi imbattuto. Nel 2007 con grande scalpore lascia Yamaha rea di non avergli offerto una posizione alla sua altezza ed entra a far parte del progetto KTM come Team Manager e sviluppa i modelli che porteranno il marchio austriaco a dominare per oltre un decennio, tra i quali il 350 4t che Antonio Cairoli porter&agrave; al successo. Come team manager vince dal 2008 al 2015 ininterrottamente il titolo della MX2, prima di lanciarsi in una nuova avventura, acquistando il team Suzuki da Sylvain Geboerts, chiudendo un cerchio aperto 25 anni prima.  Nel 2015 inizia l'avventura da team owner in MXGP con Suzuki La vittoria pi&ugrave; importante contro la malaria  L&rsquo;avventura in giallo dura solamente due stagioni; nel 2018 contrae la malaria durante una gara di beneficienza in Africa e rischia di morire ma conquista la vittoria pi&ugrave; importante, risultando ad oggi l'unico belga sopravvissuto alla variante contratta e dopo un lungo calvario, il coma e l&rsquo;amputazione di numerose dita dei piedi riesce a venirne fuori. Oggi Stefan produce un apprezzato gin e segue la preparazione del figlio Liam che custodisce la sua pesante eredit&agrave;. Dal 2023 il terzo Everts ad aver partecipato ad un Gran Premio sar&agrave; pilota ufficiale KTM in MX2.&nbsp;  Liam Everts con l'iconico 72 sulla tabella della sua KTM       

Il 72 pi&ugrave; iconico della storia del motociclismo compie oggi 50 anni; i 10 titoli iridati, 5 titoli a squadre al Nazioni, uno alla Six Days di Enduro e i 101 successi conquistati lo collocano ancora al vertice delle classifiche di tutti i tempi.&nbsp;

Auguri a Stefan Everts: 50 anni e 10 mondiali

        Collocata a 500 metri di quota su colline perfette per godersi il panorama e stavolta anche una bella gara di Enduro, Volterra si &egrave; dimostrata all&rsquo;altezza di un finale di stagione in grande stile, capace di richiamare oltre 400 piloti stante anche la concomitanza con il Trofeo Enduro Husqvarna e il Trofeo Enduro GASGAS. Di livello mondiale il paddock, collocato in una via del centro cittadino chiusa al traffico e lungo oltre 150 metri; di livello mondiale la segreteria, realizzata all&rsquo;interno di un centro sportivo poco lontano, e di livello mondiale il parco chiuso ospitato nella magnifica Piazza dei Priori, concessa grazie alla grande disponibilit&agrave; del sindaco Giacomo Santi e al gran lavoro del presidente del M.C. Pomarance Paolo Salvetti.  Ma di livello mondiale c&rsquo;&egrave; stato anche il percorso, in particolare il secondo dei due Cross Test che insieme all&rsquo;Enduro Test costituivano le tre prove speciali previste lungo il percorso, di 70 km, tracciato da Alessandro Borghi e da ripetere solo due volte per evitare intoppi visto l&rsquo;elevato numero di concorrenti. Due i controlli orari.  Gara affollatissima dunque, come affollato di personalit&agrave; &egrave; stato tutto il weekend, con la presenza dell&rsquo;Amministratore Delegato di KTM Italia Tommaso Telaro, del fresco responsabile marketing KTM Italia Matteo Cavazzuti e dei vertici di alcune delle tantissime aziende sponsor della manifestazione. Momento di autentica emozione al termine del briefing del sabato, quando Luca Milani ha chiesto la mano della sua Arianna nel contesto&hellip; romanticamente orange di Piazza del Priori con il parco chiuso alle loro spalle. Luca ha poi chiuso un weekend memorabile vincendo la giornata e anche il titolo nella classe 450.  In un contesto meteo soleggiato ma fresco, perfettamente autunnale, la gara organizzata grazie alla collaborazione di ben tre Motoclub del territorio (M.C. Pomarance, M.C. Follonica e M.C. Volterra) si &egrave; poi svolta senza problemi di sorta, con oltre 200 orange riders al via. Al vertice &egrave; andata in scena una lotta serrata per l&rsquo;assoluta tra i pi&ugrave; veloci della Top Class Alessandro Esposto e della 250 4T Matteo del Coco, risolta infine a favore di Esposto.  Ecco i vincitori di giornata della quinta prova, tutti equipaggiati con pneumatici METZELER ottimamente assistiti da Riga Gomme: Alessandro Esposto (Top Class)Giovanni Lippolis (125)Giuseppe Arangio Febbo (250 2T)Denny Muttoni (300)Matteo Del Coco (250 4T)Luca Milani (450)Roberto Ferri (Veteran 2T)Mattias Faelt (Veteran 4T)Victoria Carlotta Demma (Femminile)Franco Dal Bello (Iron)Giancarlo Lenzotti (Super Iron)Angelo Boccaccini (Revival)Marcello Famiglietti (Freeride)Marco Iob (Bicilindriche)Marco Pietranera (Special KTM) Il Challenge dedicato alla memoria di Nanni Tamiatto va a Franco Dal Bello. Tra i concessionari si impone Corti Motorsport, tra i Motoclub il Broncino. Ma a Volterra si assegnavano anche i titoli 2022, decisi dalle classifiche finali di Trofeo ancora largamente aperte. &Egrave; il momento di festeggiare tutti i campioni del Trofeo Enduro KTM 2022. Eccoli divisi per classe! Top Class : Alessandro Esposto125 : Lorenzo Lago250 2T : Giuseppe Arangio Febbo300 : Denny Muttoni250 4T : Alessio Ferrera450 : Luca MilaniVeteran 2T : Gabriele Pastorutti Veteran 4T : Simone BendaIron : Franco Dal BelloSuper Iron : Giancarlo LenzottiRevival : Eugenio SalaVintage : Alessandro DeganoFemminile : Elena GhelfiFreeride : Marcello FamigliettiBicilindriche : Lorenzo Traglio  Tutte le classifiche sono come sempre consultabili sul portale&nbsp;trofeoenduroktm.it e sul sito enduro.ficr.it. L&rsquo;app Whip LIVE, una delle grandi novit&agrave; introdotte quest&rsquo;anno, ha monitorato 180 partenti del Trofeo Enduro KTM a Volterra, con oltre 8.000 utenti unici che hanno seguito le tappe in diretta da casa attraverso l&rsquo;app. E per questo 2022 con il Trofeo Enduro KTM &egrave; tutto. Sono state cinque tappe ricche di emozioni, imprevisti, agonismo e divertimento. L&rsquo;appuntamento &egrave; per il 2023, con un&rsquo;edizione ancora una volta ricca di novit&agrave; alle quali lo staff pi&ugrave; Ready To Race dell&rsquo;enduro sta gi&agrave; alacremente lavorando. A presto!       

La Toscana ha fornito al Trofeo Enduro KTM alcune delle location pi&ugrave; amate &ndash; dal Ciocco a Castiglion Fiorentino all&rsquo;isola d&rsquo;Elba &ndash; alle quali si aggiunge ora senz&rsquo;altro Volterra

Trofeo Enduro KTM: gran Finale a Volterra

        La presenza della storia &egrave; stata una costante per i quasi 150 trofeisti accorsi al weekend di gara toscano: dal paddock di oltre 150 metri, collocato in una via del centro cittadino chiusa al traffico e protetta dalle mura, fino alle premiazioni finali svolte all&rsquo;interno dell&rsquo;antico Teatro Romano, passando per il parco chiuso ospitato nella magnifica Piazza dei Priori. Collocata a 500 metri di quota su colline perfette per godersi il panorama e stavolta anche una bella gara di Enduro, Volterra si &egrave; dimostrata all&rsquo;altezza di un finale di stagione in grande stile, capace di richiamare oltre 400 piloti stante anche la concomitanza con il Trofeo Enduro KTM e il Trofeo Enduro GASGAS. Uno scenario memorabile realizzato grazie al gran lavoro del presidente del M.C. Pomarance Paolo Salvetti e alla grande disponibilit&agrave; del sindaco Giacomo Santi. L&rsquo;organizzazione affidata a tre (M.C. Pomarance, M.C. Follonica e M.C. Volterra) ha permesso di realizzare una gara bella e combattuta, seguita in diretta anche grazie all&rsquo;app Whip LIVE che ha permesso di monitorare live i 108 partenti che l&rsquo;avevano installata, lungo un percorso davvero gratificante: 70 km tracciati da Alessandro Borghi, da ripetere due volte per evitare intoppi visto l&rsquo;elevato numero di concorrenti e comprendenti due controlli orari e tre prove speciali: due Cross Test &ndash; di cui uno veramente di livello &ldquo;mondiale&rdquo; &ndash; e un Enduro Test.  La gara &egrave; partita domenica mattina con un bel sole autunnale e sotto lo sguardo di amici, tifosi, appassionati locali e un buon numero di responsabili delle tante aziende sponsor del Trofeo, oltre che dell&rsquo;Amministratore Delegato di Husqvarna Italia Tommaso Telaro e del fresco responsabile marketing Husqvarna Italia Matteo Cavazzuti. Niente da segnalare in gara&hellip; se non l&rsquo;intensit&agrave; agonistica legata agli ultimi punti in palio per conquistare i titoli di campione 2022. Nella Top Class si &egrave; imposto Alex Favari al termine di una lotta serrata con l&rsquo;avversario di tutta la stagione Filippo Colarusso; altra bella lotta nella 125, dove Luca Maserati ha prevalso su Alessandro Tosana ma non &egrave; stato abbastanza per strappargli il titolo. Anche nella 250 2T Matteo Bracco riesce a tener dietro Luca Mamone ma resta indietro in classifica.  Sempre irraggiungibili Mattia Dodi nella classe 300 e Luca Grosso nella 250 4T; la 450 va ancora una volta a Gianni Ganozzi. La classe femminile &egrave; andata a Lisa Baldin, la Iron ad Angelo Tani e la Super Iron a Edoardo Molinari. La Veteran 2T &egrave; stata vinta da Marcello Carini, la Veteran 4T da Gabriele Giraldi. Tra le wild card si &egrave; imposto il massese Simone Cini. Da segnalare il dominio METZELER in tutti i podi di giornata e di campionato.  Foto Lucio Buselli A Volterra infatti si assegnavano anche e soprattutto i titoli 2022, decisi dalle classifiche finali di Trofeo ancora largamente aperte. Tante le classi chiuse solo all&rsquo;ultimo e con pochi punti di distacco, che danno ancor pi&ugrave; onore al merito dei vincitori finali e campioni 2022 del Trofeo Enduro Husqvarna: Top Class: Alex Favari125: Alessandro Tosana250 2T: Luca Mamone300: Mattia Dodi250 4T: Luca Grosso450: Gianni GanozziVeteran 2T: Massimo ChieliniVeteran 4T: Massimo CamiciottoliIron: Elio CambriaSuper Iron: Edoardo MolinariFemminile: Lisa Baldin Dual Sport: Stefano Turchi  Tutte le classifiche sono come sempre consultabili sul sito&nbsp;enduro.ficr.it che mostra anche quelle di campionato; le informazioni pi&ugrave; aggiornate su tutto quel che riguarda il Trofeo sono invece sempre disponibili sul portale trofeoendurohusqvarna.com. Con la gara di Volterra si &egrave; concluso il Trofeo Enduro Husqvarna 2022, una stagione corsa finalmente con grande serenit&agrave;, ma anche tanta intensit&agrave;. L&rsquo;appuntamento &egrave; per l&rsquo;edizione 2023, per un&rsquo;edizione che si preannuncia ancora pi&ugrave; ricca ed emozionante!       

Un matrimonio perfetto, quello tra il marchio pi&ugrave; antico del mondo e pioniere dell&rsquo;off-road e Volterra, citt&agrave; con quasi tremila anni di storia che ha ospitato sabato 8 e domenica 9 ottobre la quinta e ultima tappa del Trofeo Enduro Husqvarna 2022.

Trofeo Enduro Husqvarna: proclamati i campioni 2022

        Se potr&agrave; essere l'inizio di una nuova era o il ridimensionamento dell'impero della Royal Air Force, dominatrice assoluta negli ultimi sei anni del Mondiale Enduro con i sette titoli vinti da Steve Holcombe (2 EnduroGP, 1 E2, 3 E3, 1 EGP) e i sei di Brad Freeman (2 EnduroGP, 1 EJ, 2 E1, 2 E3), &egrave; ancora presto per dirlo.  Nella foto sotto Steve holcombe e Brad Freeman Certo &egrave; che saranno molte le incognite per i due piloti inglesi della Beta, perch&eacute; senza giocare pi&ugrave; a nascondersi la lista di chi quest&rsquo;anno potrebbe mettere a segno dei sorprendenti blitz &egrave; davvero lunga. Il Circus dell'EnduroGP 2022, che arriva il 6-8 maggio in Spagna e la settimana successiva del 13-15 in Portogallo, rappresenta infatti un chiaro innalzamento del livello qualitativo delle forze in campo, con molte speranze anche per la pattuglia tricolore.  Nella foto sopra Josep Garcia Del resto, un antipasto di quello che potr&agrave; riservare il Mondiale FIM EnduroGP 2022, lo hanno gi&agrave; riservato in parte anche le prime prove degli Assoluti d'Italia, in cui sono riusciti a ritagliarsi uno spazio nella classifica Assoluta diversi azzurri. La lista &egrave; lunga: Andrea Verona, Davide Soreca, Matteo Cavallo, Thomas Oldrati, Davide Guarneri, Samuele Bernardini, il ritrovato Alex Salvini, Matteo Pavoni e, insieme a loro, tanti giovani del Progetto Pata Talenti Azzurri FMI. In particolare gli Junior: Claudio Spanu, Lorenzo Macoritto, Margan Lesiardo, Enrico Rinaldi, Manolo Morettini, Riccardo Fabris e gli Youth, Kevin Cristino, Alberto Elgari, Daniele Delbono, Lorenzo Bernini, Luca Colorio, Manuel Verzeroli, Thomas Bastiani.  Nella foto sotto Andrea Verona Del resto l&rsquo;EnduroGP 2022 entra anche nell&rsquo;era del nuovo Promoter portoghese, Prime Stadium a cui la FIM ha assegnato la EnduroGP fino al 2032. Prime Stadium, per il 2022, potrebbe avere il brand Husqvarna Motorcycles come title sponsor del Mondiale. Un accordo, che se confermato, dimostrerebbe l&rsquo;interesse del Gruppo&nbsp;Pierer Ag. a sostenere il nuovo Promoter nella valorizzazione dell&rsquo;immagine della EnduroGP. Nel 2017 il Gruppo austriaco support&ograve; gi&agrave; il precedente storico promoter francese con un investimento (rumors ipotizzano circa 120mila Euro) che per&ograve; senza adeguati riscontri coi soldi spesi, portarono alla nascita del Mondiale alternativo WESS.  Nella foto sopra il Team Honda Racing RedMoto World Enduro Team diretto da Matteo Boffelli Ma, lasciamoci alle spalle il passato e guardiamo il presente sottolineando che il 95% dei Team Factory del Mondiale 2022 sono storicamente da anni tutti "Made in Italy". Holcombe (E2) e Freeman (E3) guidano le Beta allestite nel reparto corse guidato da Donato Miglio a Paruzzaro nei pressi del&nbsp;Lago Maggiore. Fabio Farioli a Bergamo gestisce: GASGAS di Verona (E1), KTM di Garcia (E2), Husqvarna con Persson (E3).  Nella foto sopra il Team JET-Zanardo Husqvarna La storica sede di Piacenza Husqvarna Jet-Zanardo: Soreca (E1), Salvini (E2), Buxton (Junior-J2). Nel cuneese a Caraglio, il Team TM-Boano di Jarno Boano: Cavallo (E1), Ruprecht (E2), Pavoni (E3), Puhakainen (Youth).  Nella foto il Team TM-Boano diretto da Jarno Boano Honda-RedMoto Racing a San Pellegrino Terme: Oldrati (E1), Watson (E2), Kytonen (Junior-EJ1) e Francesca Nocera, quest&rsquo;ultima prima ragazza italiana a partecipare a tutto il Mondiale Women. Honda-RedMoto Lunigiana di Aulla (MS): Bernardini (E1), Spanu (Junior-EJ1).&nbsp;  Nella foto il Team Sherco CH Racing diretto da Fabrizio Azzalin  Sherco-CH Racing a Albizzate (VA): Magain (E1), MacDonald (E2), Daniel McCanney (E3), Lesiardo e Zach Pichon (Junior-EJ2-EJ1).  Nella foto sopra il Team Fantic E50  Nella foto sopra il Team Fantic JET Racing&nbsp;  Nella foto il Team Fantic D'Arpa Racing Tre le formazioni Fantic; E50 a Treviglio (BG): Larrieu (E1), Guarneri (E3), Macoritto (Junior-EJ1), Cristino (Youth); D&rsquo;arpa Racing a Desio (MB): Milner (E2), Etchells e Norrbin (Junior-J1-J2), Juupauloma (Youth); Jet-Zanardo a Piacenza: Edmondson e Schiele (Youth).  Nella foto sopra il Team KTM Pro Racing Sport di Alex Belometti &nbsp; Bresciana la KTM Pro Racing di Alex Belometti: Burud e Tinkler (E1), Morettini e la new entry Zilli che si &egrave; per&ograve; infortunato all&rsquo;omero destro (Junior-J1-J2), oltre ad assistere Hubner (E1), Navarro (GASGAS-Junior-J1). Beta Entrophy Enduro di Perugia: Ahlin (Junior-J2), Bernini (Junior-J1).  Nella foto sopra il Team GASGAS GTG-Contect Motogamma Due i giovani GASGAS GTG Motogamma di Brescia: Rinaldi (Junior-J1), Delbono (Youth).  Il Team Oselllini-Husqvarna di Piacenza: Colorio (Youth), Quadri (Junior-J2. Honda True Adventure Academy di Piacenza, che dopo il divorzio da Zilli, starebbe definendo con un giovane portoghese. Team Specia Academy Fantic a Possagno (TV) con lo Youth Bastiani. Ultimo Team italiano in EnduroGP, quello bolognese MotorsportS2 di Alex Salvini con il giovane brasiliano Crivillin (Honda-Borilli-E1). Due le squadre non italiane; dalla Spagna la KTM WP Erik Auge dove spicca il vice iridato E3 Jaume Betriu (quest'ultimo no nxsar&agrave; in gara in Spagna e rpobabilmente anche in Portogallo per la fratt ura di due costole causa caduta in allenamemto la sofrsa settimana), mentre il neo team inglese Husqvarna dell'ex iridato Paul Edmondson, avr&agrave; Jamie McCanney (E1) e Joe Wotton (E3). Una curiosit&agrave;: Edmondson ha deciso di allestire questo team dopo aver ricevuto un pi&ugrave; che lauto compenso per essere stata la controfigura di Daniel Craig nell'ultimo film 2021 sull&rsquo;agente segreto 007. Rumors fondati, vorrebbero inoltre Edmondson gi&agrave; molto vicino alla Triumph come futuro team manager della squadra Factory inglese EnduroGP con piloti &ldquo;Made in England&rdquo; dal 2024. I favoriti, classe per classe  E1 &Egrave; la classe della EnduroGP che insieme alla Junior e alla Youth si potrebbe tingere maggiormente di verde-bianco-rosso. Da due anni la E1 &egrave; tutta italiana con il ventitreenne (li ha appena compiuti il 22 aprile) Verona iridato nel 2020 con la TM, nel 2021 al debutto con la GASGAS. Nella foto sotto la formazione Honda RedMoto Lunignana Team di Gianni Beloni con lo sponsor Mauri Acciai &nbsp;  Tipo acqua e sapone; Verona sembra timido e remissivo, ma in realt&agrave; da quando ha debuttato nel Mondiale non ha mai lasciato spazio a nessuno dei suoi avversari. Quasi irriverente nel modo in cui ha beffato uno alla volta i propri rivali, Verona ha fatto suo prima il titolo iridiato Youth (2017), poi quello Junior EJ1 (2018), poi l&rsquo;Assoluta Junior e Junior e EJ1 (2019). Verona ha superato con coraggio anche la prematura scomparsa a soli 46 anni del pap&agrave; Simone. Nella foto sotto Andrea Verona che con la GASGAS punta al tris iridato &nbsp;  Nelle ultime due stagioni di E1 ha saputo resistere e piegare all&rsquo;ultimo avversai del calibro di Oldrati (2020) e Guarneri (2021). Il Gruppo Pierer AG. a fine 2020 non se lo &egrave; fatto scappare, annunciandolo prima sulla KTM per poi identificarlo come pilota 100% GASGAS EC 250F Factory. Eppure, c&rsquo;&egrave; chi quest&rsquo;anno vorrebbe esorcizzare la superiorit&agrave; di Verona. A partire proprio dai nostri Oldrati, Cavallo, Bernardini, Soreca; ognuno di loro ha proprie motivazioni e tutti e quattro sono in grado di puntare a un gradino del podio. Attenzione, per&ograve;, anche ai due francesi Espinasse e al rientrante Larrieu, al belga Magain e all&rsquo;inglese Jamie McCanney, anch&rsquo;essi con il podio nel mirino. E2 Sar&agrave; un attacco in grande stile con ben sette Case in lotta per il primato. L&rsquo;industria e i rispettivi team 100% &ldquo;Made in Italy&rdquo;. Utopia? Forse, ma mai come quest&rsquo;anno le formazioni italiane, anche se con alcuni piloti stranieri, si presentano per essere super protagoniste. E i piloti? KTM ricandida Garcia alla riconquista del titolo iridato, ma anche TM-Boano non scherza con Ruprecht. Stesso discorso per Beta con Holcombe desideroso di riscattarsi dagli infortuni patiti nel 2021. Honda-RedMoto si candida con Watson con speranze concrete e motivazioni di rivincita dopo le delusioni degli Enduro Estremi. La Fantic debutta con l&rsquo;asso australiano vincitutto Milner. Sherco-CH Racing si affida all&rsquo;imprevedibile velocissimo giovane MacDonald. Nella foto sotto Alex Salvini ritornato quest'anno alla Husqvarna con ik Team JET-Zanardo  JET-Zanardo ha Salvini che ritorna sulla Husqvarna con cui sfior&ograve; quello sfortunato mondiale praticamente gi&agrave; vinto nel 2018, lasciandosi alle spalle l&rsquo;esperienza di pilota-manager con il proprio team S2 Motorsport, ripartendo a testa bassa con l&rsquo;unico obiettivo di essere pilota al 100% lavorando durante l&rsquo;inverno proprio come nel 2013 quando vinse il mondiale di questa classe. s E3 &Egrave; da sei ani (2016-2022) terreno di caccia dei piloti inglesi; quattro titoli vinti da Holcombe e tre da Freeman. Dire chi potr&agrave; battere Freeman &egrave; molto difficile nonostante a marzo in allenamento abbia fratturato la clavicola sinistra con immediata operazione. Nella foto sotto Davide Guarneri con la nuova Fantic 300 2T  Mettere in dubbio la superiorit&agrave; di Freeman sarebbe utopia ma quest&rsquo;anno l&rsquo;asticella si &egrave; alzata di parecchio e sognare per i suoi possibilit&agrave; avversati non costa nulla.  Nella foto sopra lo svedese Persson con l'Husqvarna Anche qui l&rsquo;elenco &egrave; lungo partendo da Betri&ugrave; e dall'inglese Wootton, unici due piloti di questa classe ad avere scelto di gareggiare con le grosse KTM e Husqvarna 500 4T. Al contrario tutti gli altri piloti di spicco della E3 saranno sulle 300 2T: Mikael Persson, Daniel McCanney e i nostri Matteo Pavoni e Davide Guarneri.  Nella foto sopra Matteo Pavoni con la TM del Team Boano al debutto nella E3&nbsp; JUNIOR E YOUTH  Nella foto sopra Lorenzo Macoritto con la Fantic 250 4T del Team E50&nbsp;  Nella foto sopra Claudio Spanu Salvo soprese la pattuglia dei giovani del progetto Pata Talenti Azzurri FMI pu&ograve; puntare davvero in alto. Nella EJ1: Lorenzo Macoritto, Claudio Spanu, Manolo Morettini; nella EJ2: Enrico Rinaldi, mentre lo sfortunato Zilli non si sa ancora quando potr&agrave; rientrare alle gare. Attenzione nella EJ1 soprattutto a Rony Kytonen, Jed Etchells, Sergio Navarro e all&rsquo;ex giovane crossista italiano Yuri Quarti.  Nella foto sopra Kevin Cristino&nbsp; Tra gli Youth favorito &egrave; il piemontese Kevin Cristino anche se Harry Edmondson cercher&agrave; di riscattarsi dalla delusione della seconda posizione del 2021. Da seguire il debutto dei due finlandesi Samuli Puhakainen e Pyry Juupaluoma (Fantic) con occhi puntati anche sugli &ldquo;azzurrini&rdquo; Daniele Delbono, Lorenzo Bernini, Luca Colorio.       

Si apre finalmente questo weekend il Campionato Mondiale WTPGlobal FIM EnduroGP con i primi due GP in programma il 06-08 maggio a Lalin nel Nord della Spagna, in una doppia trasferta che continuer&agrave; subito la settimana successiva, il 13-15, in Portogallo a Peso da R&eacute;gua Armamar. Tanti i motivi di interesse, con i riflettori puntati sulla pattuglia tricolore e sul nuovo Promoter Prime Stadium

Mondiale FIM EnduroGP, l'Italenduro per far sognare in grande in Spagna e Portogallo

BERGAMO - Pragmatico, &egrave; la definizione pi&ugrave; appropriata per identificare Fabio Farioli. Classe 1970, cinquantadue anni compiuti lo scorso 20 gennaio, ex endurista, un curriculum dal 1991 al 2006 comprendente ben 14 campionati italiani, un titolo mondiale 500 4T nel 1993, quattro Trofei Mondiali con l&rsquo;Italia in Maglia Azzurra alla Sei Giorni (1992, 1994, 1997, 2000), tre vittorie assolute alla 12 Ore di Lignano Sabbiadoro&nbsp;ed altrettante all&rsquo;Italian Baja, un tricolore titoli Cross Junior, uno Supermoto e Rally.&nbsp;Fabio (primogenito di Arnaldo storico importatore italiano KTM fino al 2000 e due decenni tra i concessionari pi&ugrave; importanti in Italia delle moto arancioni), lasciate le gare dal 2005 &egrave; nominato team manager della squadra KTM Factory vincendo fino al 2021 ben 34 mondiali.    Nell&rsquo;antenna tecnologica diretta da Fabio Farioli a Bergamo, vengono curate sempre in stretto contatto con il racing di Mattighofen, non solo le KTM ma anche le moto Factory dei piloti Husqvarna e GASGAS. L&rsquo;impegno di seguire EnduroGP, Mondiale Estremo ed Indoor SuperEnduro hanno tuttavia ancor pi&ugrave; responsabilizzato, ma anche umanizzato Fabio; del resto quanto a esperienza, fiuto nello scegliere i piloti, gestione tecnica ed empatia e ne ha da vendere.  Dopo aver vissuto dal 2018 al 2020 il campionato alternativo di enduro WESS (World Enduro Super Series) voluto dal Gruppo Pierer AG. che ha visto per tre stagioni l&rsquo;assenza dal Mondiale dei team ufficiali KTM e Husqvarna, Fabio Farioli nel 2021 &egrave; ritornato alla EnduroGP. La EnduroGP rivede cos&igrave; dal 2021 Josep Garcia con KTM in E2, il nostro Andrea Verona con GASGAS in E1 a dal 2022 anche Husqvarna in E3 con Mikael Persson.    Insieme a Fabio Farioli siamo andati a scoprire quella che a Bergamo &egrave; una struttura di eccellenza delle moto austriache. Un complesso di alto livello tecnico collegato costantemente via remoto a Mattighofen come per la MXGP il Team De Carli a Roma e i Rally Raid e Dakar con Jordi Viladoms in Catalogna. Qui si respira enduro a pieni polmoni per le KTM Factory, le Husqvarna e recentemente le GASGAS; e, dove la passione bergamasca per l&rsquo;enduro, &egrave; sacra.&nbsp;    Prima di diventare Team Manager KTM sei stato pilota vincendo davvero molto. Raccontaci la tua storia sportiva.  &ldquo;Ho iniziato ad andare in moto a nove anni seguendo i piloti del Team KTM-Farioli di mio padre Arnaldo; nell&rsquo;enduro&nbsp;sulle mulattiere e sulle piste. Nel 1985 ho disputato la mia prima gara cadetti cross 125. Nel 1989 sono rimasto fermo per un serio infortunio mentre facevo cross. Nel 1990 ho cominciato a gareggiare nell&rsquo;enduro partecipando al campionato italiano e al mondiale. Con le Supermoto, sono stato uno dei primi piloti italiani a praticare la specialit&agrave;. Poi a fine carriera come pilota, KTM nel 2005 mi ha nominato Team Manager della squadra Factory, anche se per&ograve; gi&agrave; da alcuni anni avevo sempre seguito la gestione in famiglia del Team KTM Farioli&rdquo;.    Raccontaci come hai vissuto nel 2018 la scissione dell&rsquo;enduro conseguente alla nascita del campionato alternativo WESS e la EnduroGP con la riunione della specialit&agrave; a fine 2020 che hanno visto la FIM istituire il Mondiale Enduro Estremo tanto caro ai vertici austriaci del Gruppo Pierer AG.  &ldquo;Il discorso merita di essere chiarito una volta per tutte. Quando il Gruppo KTM ha deciso di cambiare strategia sportiva nell&rsquo;enduro e di investire sul WESS, non &egrave; stato facile per me lasciare la specialit&agrave; che mi ha dato tanto ma dando anch&rsquo;io molto. Ho per&ograve; sempre creduto e avuto fiducia in KTM ripagato dalla stessa stima; quindi ho compreso e seguito senza battere ciglio le scelte aziendali. Il management austriaco ha ritenuto di non ricevere un feedback commisurato all&rsquo;impegno, tecnico, umano e, soprattutto economico in merito agli investimenti delle nostre squadre ufficiali KTM e Husqvarna e al relativo supporto economico che abbiamo sempre riservato all&rsquo;allora promoter. Ovviamente conoscevo gi&agrave; le gare di enduro estremo perch&eacute; eravamo gi&agrave; coinvolti con due piloti, ma con il WESS ho riscoperto un mondo in continua evoluzione, con gare differenti tra loro, ma tutte molto appassionanti e con continue novit&agrave;. Il fatto poi di averle riunite all&rsquo;interno dello stesso campionato che dal 2021 &egrave; stato elevato a Campionato Mondiale FIM Enduro Estremo mi ha stimolato molto&quot;.    &quot;L&rsquo;interesse comunque verso il Mondiale tradizionale c&rsquo;&egrave; sempre stato, sia per la mia passione che per l&rsquo;interesse commerciale; lo conferma &egrave; la Sei Giorni dove come Gruppo KTM abbiamo sempre preso parte in forma ufficiale anche quando non abbiamo partecipato alla EnduroGP. Quindi, quando ho visto che con Viegas la situazione politico-sportiva-organizzativa stava cambiando, ho insistito con i vertici di KTM per partecipare quasi come privati con un furgone agli ultimi due GP del 2020 con Josep Garcia. &Egrave; stato come partecipare a un&rsquo;aperitivo che ci ha poi portato nel 2021 a ritornare in forma ufficiale alla EnduroGP con Josep Garcia su KTM e Andrea Verona con GAS GAS. Senza tralasciare la partecipazione con tutti i nostri piloti al Mondiale Enduro Estremo Hard e lo spettacolo delle sfide tra Billy Bolt con Husqvarna, Manuel Lettenbichler con KTM, Taddy Blazusiak con GASGAS&rdquo;.&nbsp;  Insomma ora sei impegnato praticamente a 360 gradi. EnduroGP con tre piloti ufficiali nel 2022: KTM Josep Garcia (E2), GASGAS Andrea Verona (E1); Husqvarna&nbsp;Mikael Persson&nbsp;(E3); Enduro Estremo: KTM Manuel Lettenbichler; GASGAS Taddy Blazusiak, Husqvarna Billy Bolt. Senza dimenticare l&rsquo;Indoor SuperEnduro.&nbsp;  &ldquo;Siamo arrivati al punto che &egrave; l&rsquo;evoluzione naturale per un&rsquo;azienda come il Gruppo Pierer AG. con KTM, Husqvarna Motorcycles e GASGAS pu&ograve; essere presente con ciascuno dei tre brand con un pilota in grado di puntare alla vittoria. Cos&igrave; abbiamo tre piloti di punta nell&rsquo;estremo; Husqvarna con Bolt, KTM con Lettenbichler, GASGAS con Blazusiak e nell&rsquo;EnduroGP KTM con Garcia, GASGAS con Verona e Husqvarna con Persson. Con Persson l&rsquo;accordo &egrave; stato un po&rsquo; lungo ma alla fine lo abbiamo concretizzato grazie anche alla consociata KTM Nordik, che distribuisce Husqvarna Motorcycles nei paesi scandinavi. Persson su Husqvarna &egrave; dunque la nostra novit&agrave;. Dietro tutti i nostri piloti c&rsquo;&egrave; sono un gruppo di tecnici superlativi tutti motivati da una grande passione per il proprio lavoro e per questo sport come il nostro cronometristi Fausto Casati. L&rsquo;impegno &egrave; a 360 gradi e non &egrave; facile seguire tutto e tutti, ma spero che alla fine i risultati ci daranno ragione. Fare tre campionati vuol dire triplo lavoro; &egrave; vero, ma anche tripla soddisfazione&rdquo;.  &nbsp;  Nel 2022 il Mondiale Enduro Estremo WESS andr&agrave; nuovamente in Usa, poi per la prima volta in Canada, Israele, Serbia, mentre la EnduroGP rester&agrave; sempre confinata in Europa. Forza del Gruppo KTM o promozione vera per lo sport senza nessuna interferenza politica nonostante la differenza tecnica e di format tra le gare Estreme e la EnduroGP?  &ldquo;La forza del Mondiale Enduro Estremo &egrave; che riunisce gare gi&agrave; esistenti di successo il tutto gestito dalle capacit&agrave; mediatiche dell&rsquo;ex promoter WESS a cui la FIM &egrave; affidato il Mondiale Estremo. Poco importa se queste gare hanno format e regole diverse anche rispetto alla EnduroGP, ma sono in grado di attirare molti pi&ugrave; partecipanti, offrire spettacolo al pubblico. Red Bull come partner della maggior parte di queste gare &egrave; garanzia perch&eacute; assicura una copertura mediatica con risultati che io stesso come appassionato di Mondiale Rally in auto ho dovuto rivedermi perch&eacute; non mi aspettavo un simile interesse. Ecco la decisione di inserire in calendario gare estreme in Canada e USA che sono gi&agrave; tra i pi&ugrave; importanti e pi&ugrave; seguiti enduro estremi Oltreoceano&rdquo;.  Cosa pensi del gruppo dei giovani piloti italiani che si stanno sempre pi&ugrave; affermando?  &ldquo;In Italia abbiamo ragazzi con ottime potenzialit&agrave;; c&rsquo;&egrave; chi le ha gi&agrave; dimostrate e chi meno, ma &egrave; molto positivo che ci siano nuove leve. Devo ancora capire bene chi ha veramente voglia di lavorare, faticare e, quindi di emergere. Ormai non basta pi&ugrave; avere talento, ma occorre voglia di mettersi in discussione e avere chiaro l&rsquo;obiettivo di crescere gara dopo gara nel corso della stagione migliorandosi costantemente.&nbsp;Devo dire che anche la FMI in questi ultimi anni con il programma Pata TAE Talenti Azzurri, sta dando un ottimo supporto ai giovani, certamente li aiuta a crescere fino a fare il salto necessario, ci sono poi molti team che investono su di loro e questo &egrave; positivo per tutti. Mi spiace solo che al momento non vedo molto interesse per l&rsquo;Hard Enduro perch&eacute; in Italia nessun giovane vuole concentrarsi su questa specialit&agrave;. &Egrave; un peccato perch&eacute; lo spazio c&rsquo;&egrave; e potrebbero aprirsi nuove opportunit&agrave;&rdquo;.   &nbsp; Hai gi&agrave; messo gli occhi su qualcuno di questi giovani dopo esserti gi&agrave; assicurato per GASGAS un talento puro come Andrea Verona?&nbsp;&nbsp;  &ldquo;Al momento diamo il nostro supporto a Manolo Morettini negli Junior, quest&rsquo;anno si &egrave; appena ripreso dal serio infortunio ai legamenti del ginocchio sinistro che lo ha condizionato per tutto il 2021. Dal 2022 ha scelto di essere pilota professionista 100%; quindi ora gli occhi sono su di lui. Andrea Verona &egrave; un esempio; un professionista serio, ha talento, &egrave; gi&agrave; veloce e i suoi risultati lo dimostrano. Sono sicuro che ha ancora margine di miglioramento e noi stiamo lavorando per dargli il massimo dal punto di vista del mezzo meccanico&rdquo;.   &nbsp; Come &egrave; strutturata la Factory che dirigi a Bergamo?  &ldquo;L&rsquo;edificio che ospita il reparto corse &egrave; vicino alla sede storica della concessionaria KTM-Farioli dove fino al 2000 erano importate in Italia le KTM. Gli spazi sono adeguati; parcheggio per due bilici, mentre con GAS GAS al momento utilizziamo due furgoni. L&rsquo;autoarticolato officina per le moto &egrave; invece utilizzato per tuti e tre i brand. Io sono il supervisore e Team Manager KTM e GAS GAS, mentre Andreas Hoelzl in Austria &egrave; team manager di Husqvarna Motorcycles. Responsabile tecnico &egrave; Cristian Ruggeri. Ogni pilota ha un proprio tecnico personale, i piloti che vivono pi&ugrave; all&rsquo;estero hanno anche un meccanico per gli allenamenti. Un&rsquo;addetta fa da coordinatrice del team a livello di logistica e organizzazione interna, una sua collega si occupa della contabilit&agrave; delle trasferte, degli automezzi e di tutte le moto del team, che sono pi&ugrave; di 50. Altri due responsabili della contabilit&agrave;, si dividono per&ograve; tra il team e la concessionaria. Alle gare abbiamo un massaggiatore e due persone che si occupano del catering. Quando ci muoviamo con i semirimorchi ci sono comunque due autisti per il rispetto delle ore di guida e un responsabile delle parti ricambio. Alle gare vengono i tecnici austriaci WP per le sospensioni, quello che segue l&rsquo;elettronica che &egrave; italiano, e a alcune gare &egrave; presente anche un motorista. Insomma un piccolo villaggio in movimento&rdquo;.    Come sono i rapporti con la Casa madre in Austria?  &ldquo;Ottimi; ci supportano sempre tutti al massimo, dai piani alti al tecnico apprendista, dal reparto Motorsport dal quale dipendiamo direttamente alla divisione R&amp;D con cui ultimamente abbiamo instaurato uno stretto e ancora pi&ugrave; proficuo rapporto di collaborazione vicendevole. La fiducia con il management austriaco &egrave; reciproca. Io ho la mia autonomia decisionale e posso quindi lavorare serenamente, &egrave; poi appagante avere a che fare con i migliori tecnici qualificati che ti supportano in qualsiasi cosa, che si parli di motore, telaio o sospensioni. Ovviamente devo seguire i programmi decisi dal board anche se di fronte a un problema lo si discute e si trova la migliore soluzione&rdquo;.    Quali sono i vostri obiettivi per la stagione 2022?&nbsp;  &ldquo;Partiamo per vincere con nel mirino Mondiale Enduro Estremo e EnduroGP, mentre nell&rsquo;Indoor SuperEnduro &egrave; quasi fatta. Programma ambizioso si, ma con i piloti che abbiamo e gli sforzi che facciamo non possiamo non puntare in alto&rdquo;.   &nbsp; Certamente hai per&ograve; avuto un grande maestro in tuo padre Arnaldo. Cosa ti ha insegnato e se oggi ti confronti sempre con lui come quando ti seguiva quando correvi?  &ldquo;Hai detto bene, il maestro &egrave; lui; l&rsquo;Arnaldo che mi ha insegnato praticamente tutto, anche se poi con il passare degli anni &egrave; cambiato il modo di lavorare e ci si deve sempre adeguare alle situazioni ed agli interlocutori che si succedono. Tuttora condivido con lui molte cose e lo metto al corrente di tutto, anzi diverse volte gli chiedo consigli. Ha sempre avuto un carattere forte, impulsivo in alcune decisioni. Io sono pi&ugrave; diplomatico. La massima dell&rsquo;Arnaldo &egrave; sempre stata: &ldquo;ricordati che corriamo per poter vendere le moto, non vendiamo le moto per poter correre&rdquo;.   

Fabio Farioli ha vinto ben 34 Titoli Mondiali Enduro con un elenco di piloti che conta nomi come Laia Sanz (3), Billy Bolt (2) e gli italiani Thomas Oldrati, Jonathan Manzi, Giacomo Redondi e Andrea Verona (1)

Fabio Farioli: Team Manager KTM, condottiero generazionale

Il pap&agrave; e il figlio. Il pap&agrave;, &ldquo;el p&agrave;der&rdquo; (come nel dialetto della sua Brescia) &egrave; Mario Rinaldi, 55 anni. Il figlio, &ldquo;el fi&ouml;l&rdquo; (sempre in dialetto), &egrave; Enrico, 20 anni compiuti lo scorso 4 gennaio, giovane pilota del progetto Pata Talenti Azzurri FMI Enduro. Pap&agrave; e figlio concordano, per&ograve;, nel sostenere come l&rsquo;et&agrave; sia soltanto un numero. &ldquo;El p&agrave;der&rdquo;, sulle moto da enduro che usa come responsabile FMI da diversi anni dei percorsi delle gare dei campionati italiani, si sente giovane. &ldquo;El fi&ouml;l&rdquo;, sulla sua GASGAS EC 350F 4T si comporta, come uno dei giovani pi&ugrave; maturi e promettenti dell&rsquo;enduro azzurro. Due anni fa, Enrico ha abbandonato l&rsquo;enduro estremo, dove si era infortunato seriamente ai legamenti del ginocchio destro, con conseguente operazione, che lo ha tenuto fermo praticamente per tutto il 2019. Rinaldi, nel 2020, ha deciso di ritornare alle gare di enduro classico, nella speranza di seguire le orme di pap&agrave; Mario.  Enduro, Macoritto: &ldquo;Spero in una stagione memorabile&rdquo;  Le vittorie di pap&agrave; Mario   Dobbiamo per&ograve; ricordare chi &egrave; Mario Rinaldi. Gi&agrave;, perch&eacute; il pap&agrave; di Enrico &egrave; uno dei piloti che hanno fatto la storia dell&rsquo;enduro italiano degli anni Novanta, vincendo quattro campionati del mondo, nel 1992 (KTM 300 2T), 1994-1997-2000 (KTM 400 4T), e altrettante vittorie indossando la Maglia Azzurra della Nazionale italiana alle Sei Giorni 1992 (Australia, Cessnock), 1994 (Stati Uniti, Tulsa), 1997 (Italia, Lumezzane) e 2000 (Spagna, Granada). Mario &egrave; stato cinque volte vice iridato, distanziato nel 1995 e 1996 di un solo punto dallo svedese Anders Eriksson. Mario, inoltre, nel 1999, aveva addirittura concluso il mondiale a pari punti con il compagno di team, Giovanni Sala.    Il titolo non venne per&ograve; assegnato ex aequo ai due piloti, che avevano ottenuto lo stesso numero di prime posizioni, secondi e terzi, perch&eacute; il regolamento FIM diede la vittoria del mondiale a Giovanni Sala, che fece registrare il miglior tempo nell&rsquo;ultima prova speciale del Gran Premio finale. Sono 11 i titoli italiani vinti da Mario: quattro consecutivi nella classe 350 4T e cinque nella 400 4T, tutti su KTM-Farioli. Il decimo tricolore della 450 4T lo ha vinto nel 2001, con il Team Ufo-Yamaha, e nel 2002 &egrave; stato campione della 500 4T.  Padre e figlio sono nati e cresciuti nella zona della Franciacorta. Mario, che ancora oggi &egrave; grinta, tenacia e resistenza, considera la moto da enduro come una compagna di vita. Enrico, invece, considera la sua GASGAS pi&ugrave; come uno strumento di lavoro e di giochi, dimostrando con i risultati ottenuti in questa prima parte della stagione tanta voglia di crescere. Mario, quando inizia a parlare, con smette pi&ugrave;, perch&eacute; ha voglia di comunicare. Enrico, quando inizia a dire qualcosa pesa le parole; &egrave; prudente e timido, poi sorride e regala battute formidabili, tipiche di chi &egrave; spontaneo e genuino. &ldquo;El p&agrave;der&rdquo; segue anche i giovani dell&rsquo;enduro azzurro e lo fa sicuramente per trasmettere la sua esperienza di campione, mentre &ldquo;el fi&ouml;l&rdquo; vuole vincere, vedendosi, come in uno specchio dei desideri, vincente come &ldquo;el p&agrave;der&rdquo;.  Gli inizi di Enrico   Enrico, &egrave; scontato che a trasmetterti la passione per il Fuoristrada sia stato Mario, ma come hai iniziato a correre nell&rsquo;enduro?  &ldquo;Certo, la passione per l&rsquo;enduro l&rsquo;ho ereditata da pap&agrave;, perch&eacute; quando ero bambino vedevo tutte le videocassette delle sue gare. Comunque, a 12 anni lo seguivo con la mia minicross KTM tra le colline vicino a casa, insieme con gli altri ragazzi del Moto Club RS77, di cui faccio sempre parte. A 15 anni, nel 2016, ho preso parte alle prime gare Cadetti con una Valenti di 50 cm3. La mia prima vera moto &egrave; stata una KTM 200 2T perch&eacute; ero gi&agrave; alto 185 cm e pesavo oltre 70 kg&quot;.   Hai gareggiato nell&rsquo;enduro classico e nel WESS, divenuto nel 2021 mondiale hard. Cosa pensi delle due specialit&agrave; e quali sono le differenze sostanziali?  &ldquo;L&rsquo;enduro hard a mio avviso &egrave; pi&ugrave; simile al trial; per questo motivo sono ritornato all&rsquo;enduro classico, fatto da un percorso impegnativo, che pu&ograve; avere controlli orari tirati, e da tre differenti tipologie di prove speciali. Vince chi totalizza la migliore somma dei tempi delle speciali. La cosa che mi piace del WESS &egrave; che si avvicina all&rsquo;enduro degli anni &lsquo;70 e &lsquo;80, quando le gare erano caratterizzate da percorsi molto impegnativi. Nell&rsquo;enduro classico del nuovo millennio queste tipologie di percorsi non esistono pi&ugrave;, purtroppo&rdquo;.    I quattro Mondiali vinti datuo padre Mario sono uno stimolo per i tuoi obiettivi, oppure l&rsquo;eredit&agrave; pesa?  &ldquo;Le vittorie di mio padre sono uno stimolo ma anche un peso perch&eacute; con il mio cognome le persone si aspettano determinati risultati. Non c&rsquo;entrano i risultati ottenuti da mio padre; vivo questa situazione serenamente&rdquo;.  Hai appena compiuto 20 anni e nel 2021 sei entrato a far parte dei giovani del Progetto Pata Talenti Azzurri, inizialmente per prendere parte all&rsquo;Europeo ma dopo la tue eccellenti prestazioni prenderai parte anche ai primi due GP del Mondiale. Quali saranno obiettivi e speranze?  &ldquo;Il 2021 &egrave; partito molto bene, grazie all&rsquo;aiuto della FMI, perch&eacute; il programma iniziale era quello di correre gli Assoluti d&rsquo;Italia, l&rsquo;Under 23 e l&rsquo;Europeo. Nelle prime sei giornate di gara degli Assoluti ho ottenuto degli ottimi risultati nella 450 4T, con tre podi e due secondi posti a Passirano, nella gara di casa. In Sicilia ho fatto pi&ugrave; fatica con un quarto e quinto. A Piediluco &egrave; arrivato un altro podio, con una terza posizione, mentre a Fabriano la gara &egrave; stata pi&ugrave; complicata e ho concluso sesto. Nell&rsquo;italiano Under 23 ho iniziato con una seconda posizione, per soltanto otto secondi, mentre le altre due prove le ho sempre vinte e anche all&rsquo;Europeo a Colle di Tora ho vinto le due giornate della Junior 4T, perch&eacute; l&rsquo;obiettivo, per me e la FMI, &egrave; di portare a termine un bel campionato continentale, anche se nei restanti tre round sar&agrave; sicuramente pi&ugrave; dura, per le differenti tipologie di terreno. Ora, grazie al mio Moto Club e al Progetto Pata Talenti Azzurri FMI, prender&ograve; parte anche ai primi due GP del Mondiale in Portogallo e a Edolo. L&rsquo;obiettivo &egrave; la Top 5 della Junior 2. Sar&agrave; difficile, perch&eacute; ci sono avversari tosti&rdquo;.  Il ritorno all&#39;Enduro di Francesca Nocera  Il ritorno all&#39;enduro classico   Nel 2019 eri partito per disputare il mondiale indoor super enduro e il WESS, divenuto nel 2021 mondiale enduro estremo. Cosa ti ha convinto a ritornare all&rsquo;enduro classico?  &ldquo;Ho corso alcune tappe del mondiale WESS e del SuperEnduro nel 2019. Ho raccolto bei risultati nel SuperEnduro indoor, con ostacoli artificiali. Ho per&ograve; capito che la mia guida era pi&ugrave; concreta e fluida sui tracciati dell&rsquo;enduro classico e non era proprio adatta all&rsquo;enduro estremo, dove i tracciati sono caratterizzati da ostacoli da trial e allora serve una tecnica di guida completamente diversa dalla mia. Inoltre, in Italia ha pi&ugrave; valore un risultato nell&rsquo;enduro classico che in quelli estremi&rdquo;.    Hai anche sub&igrave;to un brutto infortunio ai legamenti del ginocchio destro e sei dovuto restare fermo a lungo.  &ldquo;Purtroppo, nel 2019, in allenamento, su un tracciato di enduro estremo, mi sono infortunato seriamente al legamento crociato anteriore del ginocchio destro, poi ho rimandato l&rsquo;intervento chirurgico perch&eacute; avevo alcune gare. L&rsquo;operazione &egrave; stata posticipata, anche a causa della pandemia, fino all&rsquo;inverno. Sono stato fermo alcuni mesi, senza per&ograve; mai bloccare la preparazione fisica&rdquo;.  Dopo l&rsquo;infortunio, come hai ripreso a gareggiare?  &ldquo;La mia riabilitazione &egrave; stata abbastanza buona e assieme a pap&agrave; Mario ho iniziato con molta cautela ad allenarmi in moto, anche sulla pista da cross. Quando ho visto che il ginocchio teneva bene anche dal punto di vista dei movimenti, ho deciso di abbandonare l&rsquo;allenamento muscolare per continuare con la moto, riuscendo a recuperare bene&rdquo;.  In passato hai fatto i conti anche con la regola secondo la quale non potevi prendere punti nelle classifiche del campionato, in quanto figlio di Mario Rinaldi, responsabile FMI per i percorsi delle gare di enduro. Poi questa regola &egrave; stata tolta, grazie a Franco Gualdi.  &ldquo;S&igrave;, c&rsquo;era quella regola che il gruppo dell&rsquo;enduro guidato da Franco Gualdi ha tolto, ritenendo opportuno decidere che non potevo avere nessun vantaggio dal lavoro di mio padre, perch&eacute; a parlare sono sempre stati i miei risultati sportivi. Dentro di me, per&ograve;, ero gi&agrave; contento, anche senza prendere punti in classifica. Conoscevo bene il mio valore&rdquo;.  I programmi per il 2021 e i sogni per il futuro   Parliamo del 2021, con il tuo passaggio alla GASGAS FE 350 4T, con cui stai brillando tra i giovani dell&rsquo;enduro azzurro.  &quot;Sono felicissimo di avere scelto la GASGAS, grazie al supporto della concessionaria GTG Motogamma di Castegnato, che rappresenta i brand KTM, GASGAS e Husqvarna. Ho scelto la FE 350 4T perch&eacute; nel 2020 ho usato la Husqvarna FE 450 4T, faticando a trovare il giusto feeling di guida. Mi aiutano molto anche il Moto Club RS77, il bar Enjoy Sky di Passirano e alcuni amici della Franciacorta&rdquo;.  Meglio le moto a due tempi o quelle a quattro tempi?  &ldquo;Ho corso con 2T e 4T ma preferisco le 4T per il mio stile di guida, perch&eacute; &egrave; pi&ugrave; regolare, meno brusco e molto progressivo ai bassi regimi. Ho una guida rapida e costante, non aggressiva e la GASGAS FE 350 &egrave; perfetta&rdquo;.  Quali sono i percorsi sui quali preferisci correre?  &ldquo;Preferisco i tracciati bagnati, scavati e il fango. Sono abituato a girare su terreni morbidi delle nostre zone, a Brescia e dintorni&rdquo;.  Ti stai costruendo il futuro tutto da solo, oppure sfruttando con i consigli di pap&agrave; Mario e dei vari tecnici della FederMoto guidati da Cristian Rossi?  &ldquo;Pap&agrave; mi d&agrave; molti consigli sull&rsquo;assetto della moto, sullo stile di guida e sull&rsquo;allenamento. Non soltanto; ovviamente mi d&agrave; anche consigli di vita. A livello di preparazione atletica mi assistono i tecnici FMI Cristian Rossi, Andrea Balboni e Alex Zanni. Negli allenamenti dello scorso inverno ci hanno dato tutti preziosi suggerimenti&rdquo;  Sogni di essere chiamato a fare parte della squadra dell&rsquo;Italia in Maglia Azzurra alla Sei Giorni dell&rsquo;Oltrep&ograve; pavese e Alessandrino di quest&rsquo;anno?  &ldquo;Certamente! Non posso dire io se sar&ograve; pronto per indossare la Maglia Azzurra; saranno i miei risultati e i tecnici FMI a deciderlo&rdquo;.  Chi &egrave; il tuo idolo come pilota?  &ldquo;&Egrave; sempre stato l&rsquo;australiano Matthew Phillips, per il suo stile di guida e per l&rsquo;approccio alle gare. Lui si &egrave; sempre divertito a guidare la moto rappresentando il migliore compromesso tra la passione per l&rsquo;enduro e il fisico massiccio, che, contro ogni aspettativa, l&rsquo;ha portato a vincere alcuni mondiali. Vedo in lui la mia stessa passione e la volont&agrave; nell&rsquo;allenamento&rdquo;.  Quella (s)volta che: la Superlega dell&#39;Enduro 

&quot;Faccio i conti con un&rsquo;eredit&agrave; non semplice: il mio cognome impone risultati importanti. Dopo il recupero dall&rsquo;infortunio al ginocchio e il ritorno all&rsquo;enduro classico, il 2021 &egrave; iniziato bene: nel Mondiale voglio piazzarmi nella top 5 della Junior 2&quot;

Enduro, Enrico Rinaldi: &quot;Mi manda pap&agrave;&quot;

di Dario Agrati   Dove eravamo rimasti? Al 2015 quando Antoine Meo e Alex Salvini erano finiti a pari punti nella classifica tricolore assoluta e Meo vinceva il titolo di super campione grazie a sei vittorie, un secondo, un terzo, contro tre vittorie, tre secondi, un terzo e due quarti di Salvini? Quattro mesi dopo si &egrave; ricominciato, ma ai vertici della classifica assoluta le cose sono un po&rsquo; cambiate.   WATSON DOMINATORE - Primo perch&eacute; non c&rsquo;&egrave; pi&ugrave; Meo, poi perch&eacute; dalla KTM &egrave; arrivato il giovane ex crossista inglese della MXGP Nathan Watson che ha portato al debutto la nuova &ldquo;arancione&rdquo; 250 4T Factory mettendo tutti sull&rsquo;attenti con due vittorie assolute e vantaggi persino inquietanti sugli avversari. Davide Guarneri dopo anni di cross nella MXGP, al suo esordio nell&rsquo;enduro con la Honda-RedMoto 450 4T all&rsquo;indomani dell&rsquo;esperienza dello scorso settembre alla Sei Giorni in Slovacchia, sabato ha sfiorato il colpaccio. Il &ldquo;pota&rdquo; ha perso la vittoria assoluta d&rsquo;un soffio solo nella prova estrema di cross disputata in serata per una scivolata su dei tronchi e rocce quando era abbondantemente al comando dopo le prime otto speciali della mattinata e del primo pomeriggio. Salvini, invece, alla sua prima uscita ufficiale stagionale dopo il clamoroso passaggio dell&rsquo;inverno dalla Honda alla Beta 4T 430 RR, non si &egrave; trovato a lottare solo con il suo nuovo compagno di squadra, Johnny Aubert che ha lasciato il 4T per la 300 2T toscana, ma ha dovuto fare i conti per il primato assoluto un po&rsquo; anche con Watson e Guarneri.  SFIDA TRICOLORE - Il confronto della E2 ha invece proposto quella che sicuramente sar&agrave; la sfida dell&rsquo;anno tra Guarneri e Salvini con i due che sono sembrati gareggiare da soli nello stesso momento in un&rsquo;unica categoria, mentre gli altri in un&rsquo;altra classe malgrado la buona volont&agrave; di Deny Philippaerts. Nella E2 si &egrave; poi avuta la conferma che il duello tra Guarneri e Salvini sar&agrave; soprattutto una gara fra uomini che si giocher&agrave; sempre sul filo del rasoio con mezzi tecnici praticamente alla pari. Il primo responso ha premiato Guarneri, due volte primo nella E2 e altrettante sempre secondo nella classifica assoluta. Salvini, sabato ha perso un paio di minuti per una probabile infiltrazione d&rsquo;acqua nella prova fettucciata dell&rsquo;entroterra, mentre domenica si &egrave; subito riscattato lottando fino all&rsquo;ultimo con Guarneri e Aubert per il podio dell&rsquo;assoluta. Novit&agrave; anche da parte di Manuel Monni che dopo avere cullato l&rsquo;idea di portare al debutto la nuova TM 300 4T, ha scelto definitivamente e saggiamente di gareggiare con la TM 300 2T. Monni &egrave; stato tra i protagonisti dell&rsquo;assoluta dominando alla grande la E3, come pure Giacomo Redondi dominatore della EJ, mentre Alessandro Battig e Rudy Moroni, oltre a essere stati tra i protagonisti dell&rsquo;assoluta, si sono spartiti la vittoria della E1. Nella EY &egrave; ritornato alla vittoria Facchetti con Macoritto due volte secondo, mentre Spandre si sta riprendendo dall&rsquo;infortunio al polso destro.  ANTIPASTO VERO - Insomma, che considerazioni ci offre la prima gara degli Assoluti d&rsquo;Italia che come &ldquo;sostanza&rdquo; e &ldquo;partecipazione&rdquo; da anni &egrave; l&rsquo;unico vero antipasto di quello che sar&agrave; la stagione iridata in un autentico mundialito con tre appellativi: spettacolare, sorprendente, tutti da seguire. Partiamo dalla formula della gara di &ldquo;enduro sprint&rdquo; della prova di Lignano che per il secondo anno consecutivo, pur senza i contenuti tecnici dell&rsquo;enduro tradizionale, &egrave; piaciuta praticamente a tutti malgrado le condizioni meteo non certo favorevoli. L&rsquo;esperimento di questa formula di gara voluta nuovamente a Lignano dai tecnici FMI e dal propomter, potrebbe svilupparsi in futuro anche su altri tracciati diversificando cos&igrave; anche il tipo di terreno su cui gareggiare che a Lignano &egrave; su sabbia, verso strutture e percorsi diversi come quelli del Ciocco, Pietramurata o la pista di Franciacorta che a breve disporr&agrave; anche di una lunga speciale enduro e di una nuova di cross.  ASPETTI POSITIVI - Fino a qualche anno fa sarebbe stata un&rsquo;utopia proporre gare di questo tipo, ma anche l&rsquo;enduro si deve adattare all&rsquo;evoluzione dei tempi con l&rsquo;idea di nuovi format di gara se vuole coesistere con le problematiche legate all&rsquo;ambiente, all&rsquo;inquinamento, al rumore e all&rsquo;utilizzo obbligatorio delle targhe. Lignano ha quindi lanciato un messaggio che pu&ograve; solo essere coltivato abbinando alla gara friulana altre possibilit&agrave;.  Se vogliamo anche analizzare i risultati della classifica assoluta della gara di Lignano emerge il netto contrasto con quello che vorrebbero proporre FIM e ABC per il mondiale 2017; cio&egrave; creando la nuova classe EGP come categoria di riferimento per moto 300 2T e 4T da 350 a 500 e la classe E2 come categoria di importanza minore. Bene, chi ha vinto a Lignano le due giornate della classifica assoluta, cio&egrave; chi &egrave; stato il pi&ugrave; veloce, chi il migliore, chi il pilota di riferimento? Un pilota con una KTM 250 4T e non uno su una 300 2T o una 450 4T. Quindi, perch&eacute; impedire a priori che in futuro il pilota di riferimento possa essere anche chi guida un&rsquo;attuale E1 o un Redondi che gareggia nella EJ ma che a Lignano ha ottenuto un quinto e settimo posto assoluto?  Per questo la gara di Lignano ci &egrave; piaciuta ancora di pi&ugrave; dell&rsquo;anno scorso dando anche la possibilit&agrave; a molti piloti di potersi allenare quest&rsquo;inverno per un paio di mesi sulla spiaggia. Diamo il tempo di lavorare e trovare il giusto ritmo, magari trasformando questa prova anche in una otto o dodici ore come avveniva negli anni settanta in Franciacorta. 

L&rsquo;inglese vince la tappa di Lignano Sabbiadoro in sella alla nuova KTM 250 4T Factory. Ottimo l&rsquo;esordio di Guarneri 

Assoluti d&rsquo;Italia Enduro: elementare, Watson

  Settimana di allenamenti nel sud della Spagna per il Team Husaberg Facotry in vista dell'ormai prossima apertura del Campionato Mondiale di met&agrave; marzo in Sud America coi primi due GP del Cile e della settimana successiva in Argentina. Definiti gli ultimi set-up delle moto per gli otto piloti ufficiali del brand Husaberg di propriet&agrave; della KTM, c'&egrave; stato anche il team per l'ormai classico fotoshoting che caratterizza la comunicazione KTM.   Da destra a sinistra sono riconoscibili: lo spagnolo Orioli Mena (E2-450 4T), il francese Loic Lorrieu (EJ-450 4T), il francese campione mondiale 2012 della E2 Pierre Alexandre Renet (E2-450 4T), l'italiano Thomas Oldrati (E1-250 4T), lo svedese Joakim Ljunggren (E3-300 2t), il francese iridiato 2012 della EJ Mathias Bellino (E3-500 4T), lo spagnolo Mario Roman (EJ-250 4T), l'inglese Jamie McCanney (EY-125 2T).        Dario Agrati        Segui @motosprint    !function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0];if(!d.getElementById(id)){js=d.createElement(s);js.id=id;js.src="//platform.twitter.com/widgets.js";fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}}(document,"script","twitter-wjs");  

Mondiale Enduro in Spagna

  Adesso &egrave; ufficiale; lo spagnolo Ivan Cervantes sar&agrave; uno dei cinque piloti del team ufficiale KTM Enduro per il mondiale 2013 insieme a Cristobal Guerrero, Antoine, Meo, Johnny Auber e Christophe.  Dopo le ultime stagioni passate con la Gas Gas, per "El Torito" si tratta di un ritorno nella squadra "arancione" che lo ha gi&agrave; visto vincere due titoli mondiali; nel 2006 nella E1 con la 250 4T e nel 2007 nella E3 con la 500 4T.       Cervantes sar&agrave; schierato nella E2 in sella alla 350 4T austriaca con l'obiettivo di conquistare cos&igrave; un titolo in tutte le classi del mondiale, tripletta riuscita nella storia dell'enduro mondiale dal solo grande indimenticato Mika Ahola.        Dario Agrati          Segui @motosprint    !function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0];if(!d.getElementById(id)){js=d.createElement(s);js.id=id;js.src="//platform.twitter.com/widgets.js";fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}}(document,"script","twitter-wjs");  

Mondiale Enduro 2013

  CORTEMILIA (CN) - Alex Salvini (Husqvarna 310 TE) ha vinto il titolo Assoluto Enduro in un entusiasmante finale di campionato nel quale &egrave; riuscito ad avere ragione di Simone Albergoni (HM-Honda 250 4T) solo per la regola che assegna il casco tricolore in caso di parit&agrave; nel punteggio al pilota con il miglior risultato finale. Salvini ha cos&igrave; vinto il suo primo titolo nell'enduro da quando nel 2010 ha lasciato il mondiale cross MX3 dove &egrave; finito due volte in seconda posizione. Albergoni, da parte sua, dopo la vittoria anticipata a luglio del titolo della E1, non &egrave; riuscito a fare il bis tricolore precedendo in volata Thomas Oldrati (Husaberg 250 4T).   Nella E2 titolo per Fabio Mossini (KTM 350 4T) grazie alla terza posizione dietro a Salvini, mentre nella E3 la classifica di campionato ha visto prevalere Mirko Gritti (KTM 300 2T), figlio ventiseienne del mitico Alessandro che vinse il suo ultimo tricolore nel lontano 1990 battendo Fabio Farioli e Mario Rinaldi. In questa classe si &egrave; imposto Manuel Monni (KTM 300 2T) davanti a Maurizio Micheluz (HM-Honda 500 4T).        Dario Agrati        IN CAMPIONATO         Classe 125 2T &ldquo;Under 23&rdquo;: 1. Redondi punti 160; 2. Conforti 113; 3. Bresolin 106; 4. Bruschi 91; 5. Crippa 81.       Classe E1: 1. Albergoni punti 134; 2. Oldrati 108; 3. Paoli 103; 4. Mangini 80; 5. Cerutti 70.       Classe E2: 1. Mossini punti 127; 2. Salvini 124; 3. Manzi 112; 4. Balletti 102; 5. Moroni 94.       Classe E3: 1. Gritti punti 127; 2. Micheluz 126; 3. Belotti 123; 4. Monni 105;5. D&rsquo;Ambrosio 93.       Assoluta: 1. Salvini punti 105; 2. Albergoni 105; 3. Oldrati 102; 4. Remes 84; 5. Balletti 80; 6. Mossini 77; 7. Manzi 60; 8. Micheluz 54; 9. Gritti 48; 10. Redondi 45. 

Mossini vincitore della E2 e Gritti della E3

Alex Salvini Campione Assoluto

  Dopo Giacomo Redondi (KTM 125 2T) e Simone Albergoni (HM-Honda 250 4T) rispettivamente gi&agrave; campioni della 125 2T &ldquo;Under 20&rdquo; e della classe E1, si assegnano domenica a Cortemilia (CN) i restanti tre titoli dei Campionati Assoluti d&rsquo;Italia Enduro. Nella E2 candidati alla vittoria finale sono nell&rsquo;ordine Fabio Mossini (KTM 350 4T), primo in classifica con 110 punti, seguito da Alex Salvini (Husqvarna TE 310) con 104, Jonathan Manzi (KTM 250 2T) a 97 e Oscar Balletti (Beto 450 4T) a 92. A partire coi favori del pronostico &egrave; certamente Mossini, forte del suo vantaggio di 6 punti su Salvini anche se il pilota della Husqvarna &egrave; reduce dalla sua bella prova alla Sei Giorni in Germania.     Incertissima anche la E3 con i primi tre della classifica divisi da soli tre punti. Al comando &egrave; Mirko Gritti (KTM 300 2T) con 112 punti, Andrea Belotti (KTM 300 2T) a 110 e Maurizio Micheluz (HM-Honda 500 4T) a 109.     Per il titolo assoluto di Super Campione sono addirittura quattro i pretendenti, tutti con identiche possibilit&agrave; di successo; Simone Albergoni (HM-Honda 250 4T) primo in classifica con 88 punti, ThomasOldrati (Husaberg 250 4T) con 87, Salvini con 85 e Balletti con 80.     Oldrati, Salvini e Balletti sono reduci dalla Sei Giorni e vogliono dimostrare tutto il loro valore. Albergoni, da parte sua, non ha invece gareggiato la scorsa settimana in Germania al Sachsenring preparando minuziosamente l&rsquo;assalto al titolo assoluto. Il pilota del team HM-Honda Zanardo dovr&agrave; per&ograve; fare molta attenzione a non commettere errori contro i tre suoi maggiori rivali che potrebbero approfittare del minimo passo falso.  Da sottolineare che Oldrati garegger&agrave; come alla Sei Giorni con la nuova Husaberg 250 4T assistito dal Team GP Motorsport del tecnico bolognese Chicco Piana.     Tanti gli motivi di interesse di questa gara prima dell&rsquo;ultimo GP di Francia del 20 e 21 ottobre a Brignoles con un occhio anche al mercato piloti per il 2013 che si preannuncia ricco di colpi di scena.         COSI&rsquo; IN CAMPIONATO        Classe 125 2T &ldquo;Under 23&rdquo;: 1. Redondi punti 140; 2. Conforti 113; 3. Bresolin 99; 4. Bruschi 74; 5. Soreca, Crippa 68. Classe E1: 1. Albergoni punti 114; 2. Oldrati 91; 3. Paoli 88; 4. Ferrari 62; 5. Traversi 60. Classe E2: 1. Mossini punti 110; 2. Salvini 104; 3. Manzi 97; 4. Balletti 92; 5. Moroni 81.Classe E3: 1. Gritti punti 112; 2. Belotti 110; 3. Micheluz 109; 4. D&rsquo;Ambrosio 93; 5. Monni 85.Assoluta: 1. Albergoni punti 88; 2. Oldrati 87; 3. Salvini 85; 4. Balletti 80; 5. Remes 76; 6. Mossini 67; 7. Manzi 53; 8. Micheluz 48; 9. Gritti 46; 10. Belotti 37.      Dario Agrati  

Assoluti d&rsquo;Italia Enduro

  Vigilia di grande suspance questo fine settimana per il GP di Finlandia, settima e penultima prova del Campionato Mondiale Enduro. A rendere incandescente la "due giorni" finlandese in programma a Heinola a circa 150 Km a nord di Helsinki sono la E1 e la E3 dove i due francesi Antoine Meo (KTM 250 4T) e Christophe Nambotin (KTM 300 2T) hanno la  possibilit&agrave; di laurearsi anticipatamente campioni del mondo delle rispettive classi visto il considerevole vantaggio in classifica.  Per Meo sarebbe il primo alloro iridato con la KTM 250 4T dopo quelli conquistati con l'Husqvarna nel 2010 in E1, mentre  Nambotin nella E3, centrerebbe il suo primo mondiale di questa classe dopo essere finito due volte secondo nel 2009 e 2011 ed i due quarti posti del 2008 e 2010. Sempre il GP di Finlandia dovrebbe laureare campione mondiale un altro francese; si tratta del giovane Mathias Bellino (Husaberg 450 4T) super candidato alla vittoria della EJ.  Pronostico incertissimo nella E2 per il rinnovato duello tra il francese Pierre Renet (Husaberg 40 4T) e l'otto volte iridato finlandese Juha Salminen (Husqvarna TE 310). A fare da terzo incomodo tra i due vi sar&agrave; nuovamente lo spagnolo Cristobal Guerrero (KTM 350 4T), ma anche il nostro Alex Salvini (Husqvarna TE 310) potrebbe riservare qualche sorpresa dopo l'ottimo terzo di domenica scorsa nel GP di Svezia.  Da seguire degli altri piloti della "pattuglia tricolore", Thomas Oldrati (KTM 250 4T). Il pilota bergamasco lo scorso week end in Svezia ha infatti brillato chiudendo sempre sul podio in terza e seconda posizione. Sempre nella E1, Simone Albergoni (HM-Honda 250 4T) &egrave; invece atteso al riscatto dopo i problemi di feeling nella guida sulla sabbia avuti in Svezia. Nella E2 oltre a Salvini sono attesi a una bella prova Oscar Balletti (Beta 450 4T) e Fabio Mossini (KTM 350 4T).  Nella E3 occhi puntati su Manuel Monni (KTM 300 2T) arrivato in Svezia a un passo dal podio e nella EJ su Jonathan Manzi (KTM 250 2T), Edoardo D'Ambrosio (KTM 500 4T) e Nicol&ograve; Mori (TM 450 4T).  Giacomo Redondi dopo aver gi&agrave; vinto in Svezia la Coppa del Mondo 125 2T "Under 20", parte per ribadire la propria superiorit&agrave; in questa classe dove Matteo Bresolin (Husaberg) &egrave; atteso a confermare la sua seconda posizione in campionato.      Dario Agrati                    

Meo e Nambotin a caccia di due titoli iridati

Gp di Finlandia

  Nuova grande prova del ventiduenne Thomas Oldrati (KTM 250 4T) nella classe E1 anche nella seconda conclusiva giornata del GP di Svezia disputato a Karlsborg.  Dopo la brillante terza posizione di sabato, il pilota bergamasco delle Fiamme Oro ha conquistato oggi uno strepitoso secondo gradino del podio precedendo il finlandese Eero Remes (KTM 250 4T). Gara in chiaroscuro per Simone Albergoni (HM-Honda 250 4T) che non &egrave; mai riuscito a brillare ed ha chiuso sesto. La vittoria della E1 &egrave; andata all'italo-francese Antoine Meo (KTM 250 4T), sempre pi&ugrave; solo anche in vetta alla classifica di campionato.  Nella E2 splendida terzo posto per Alex Salvini (Husqvarna TE 310) al termine di una gara a dir poco maiuscola iniziata in quinta posizione e terminata  sul podio con la soddisfazione di aver ottenuto anche due vittorie di speciale sulle nove prove disputate oggi. In questa classe si &egrave; imposto il francese Pierre Renet (Husaberg 450 4T) che &egrave; riuscito a piegare all'ultimo al resistenza dell'otto volte iridato Juha Salminen (Husqvarna TE 310). Salminen ha per&ograve; ridotto il proprio distacco in classifica dall'ex crossista francese e dallo spagnolo Cristobal Guerrero (KTM 350 4T).  Nella E3 nuova vittoria per il francese Christophe Nambotin (KTM 300 2T) ormai lanciato verso la probabile conquista anticipata del titolo iridato tra una settimana nel GP di Finlandia in programma il prossimo fine settimana. Grande prova dell'estone ex crossista della Casa pesaserese TM Aigar Leok. Dopo essere stato al comando per tutta la gara, Leok ha perso la prima posizione solo nelle ultime due speciali per una scivolata nelle penultima prova.  Nuova ottima prova per il nostro Manuel Monni (KTM 300 2T) quinto all'arrivo e vincitore anche della terza prova in linea. Francese anche la EJ; si &egrave; imposto Mathias Bellino (Husaberg 450 4T) mettendo anche una seria ipoteca sulla conquista del titolo al GP di Finlandia. Il nostro Jonathan Manzi (KTM 250 2T) &egrave; terminato terzo sul podio. Bene Rudy Moroni (KTM 250 2T) quinto e Edoardo D'Ambrosio (KTM 500 4T) ottavo. Nella Coppa del Mondo 125 2T "Under 20" &egrave; continuato lo show del bergamasco Giacomo Redondi gi&agrave; vincitore ieri del titolo iridato di questa classe Matteo Bresolin (Husaberg) a un soffio dal podio in quarta posizione.      Dario Agrati        COSI&rsquo; IN CAMPIONATO        Classe E1 - 1. Meo punti 220; 2. Remes 154; 3. Thain 149; 4. Oldrati140; 5. Seistola 136; 7. Albergoni 119.      Classe E2 - 1. Renet punti 188; 2. Guerrero punti 183; 3. Salminen 174; 4. Cervantes 131; 5. Aubert 122; 6. Salvini 105; 7. Balletti 92; 9. Mossini 64.      Classe E3 - 1. Nambotin punti 237; 2. Ljunggren 172; 3. Leok 167; 4. Knight 162; 5. Mena 143; 10. Monni 58. Classe EJ - 1. Bellino punti 229; 2. Manzi 178; 3. Mc Canney 162; 4. Benavides 136; 5. Moroni 112; 7. D&rsquo;Ambrosio 99; 10. Mori 50.      Coppa del Mondo &ldquo;Under 20&rdquo; 125 2T - 1. Redondi punti 237; 2. Bresolin 120; 3. Conforti 87; 4. Herrera 84; 5. Mirabet 64; 6. Bruschi 59.&nbsp;

Vittorie sfiorate per i nostri che comunque si fanno valere

Enduro: Oldrati e Salvini sul podio in Svezia

  Si correr&agrave; questo fine settimana del 25 e 26 agosto il GP di Svezia, sesta prova del Campionato Mondiale Enduro con il bergamasco Giacomo Redondi (KTM) lanciato verso la probabile vittoria anticipata della Coppa del Mondo 125 2T "Under 20". Forte di un vantaggio in classifica di ben 107 punti su Matteo Bresolin (Husaberg) e 110 su Guido Conforti (Yamaha), altri due giovanissimi della pattuglia tricolore rispettivamente secondo e terzo in classifica, Redondi nel caso dovesse ottenere due nuove vittorie metterebbe definitivamente al sicuro la conquista del titolo.       Nella classe E1 l'italo-francese Antoine Meo (KTM 250 4T) punta invece a rafforzare la propria leadership in classifica dopo la battuta d'arresto della seconda giornata del GP d'Italia. Meo parte comunque ancora forte di un vantaggio di 30 punti sul francese Rodrig Thain(HM-Honda 250 4T) e 32 sul finlandese Eero Remes (KTM 250 4T).  Risolto il proprio rapporto di collaborazione con il team Bordone-Ferrari, Thomas Oldrati riparte invece dalla quinta posizione in campionato e dovrebbe prendere il via in sella a una KTM 250 4T grazie al supporto dei propri sponsors personali. Alle spalle di Oldrati, staccato di un solo punto, Simone Albergoni (HM-Honda 250 4T) &egrave; sesto in classifica.  La E2 promette scintille per la rinnovata sfida tra lo spagnolo Cristobal Guerrero (KTM 350 4T) ed il francese Pierre Renet (Husaberg 450 4T) con il finlandese Juha Salminen (Husqvarna TE 310) a fare da terzo incomodo. Intanto voci di mercato darebbero per il 2013 Renet molto vicino a lasciare la Husaberg per passare alla Husqvarna, nella cui squadra l'unica certezza al momento resta la presenza di Salminen.   Nella E3 il francese Christophe Nambotin (KTM 300 2T) parte coi favori del pronostico forte di un vantaggio di 54 punti in classifica su David Knight (KTM). Quest'ultimo garegger&agrave; nuovamente con la 300 2T austriaca in sostituzione della 500 4T con cui aveva disputato i primi quattro GP della stagione.  Nella EJ occhi puntati sui nostri giovani Jonathan Manzi (KTM 250 2T), secondo in classifica alle spalle del leader, il francese Mathias Bellino (Husaberg 50 4T). Da seguire anche Rudy Moroni (KTM 250 2T) ed Edoardo D'Ambrosio (KTM 500 4T), rispettivamente sesto e settimo in classifica.      Dario Agrati  

Titolo Under 20 125 2T

  Dopo Gianluca Martini (Beta 450 4T) vincitore sabato del titolo continentale della junior E2/3, l'ultima giornata di gara del Campionato Europeo Enduro  ha visto laurearsi campioni altri due azzurri.  Si tratta di Guido Conforti (Yamaha) vincitore della J 125 2T "Under 20" e di Maurizio Micheluz (HM-Honda 500 4T) Che ha cos&igrave; bissato il titolo Senior E3 vinto lo scorso anno con la Fantic.  Nella classifica a squadre per nazioni doppia vittoria dell'Italia. Le due squadre in Maglia Azzurra sono risultate prime sia nel Trofeo Senior con la formazione composta da Mirko Gritti (KTM 300 2T), Maurizio Micheluz (HM-Honda 500 4T), Diego Nicoletti (Beta 450 4T) e Matteo Zecchin (KTM 300 2T), come pure in quella del Trofeo Junior "Under 23" con il quartetto formato da Guido Conforti (Yamaha 125 2T), Riccardo Crippa (Yamaha 125 2T), Jacopo Cerutti (TM 250 4T) e Guianluca Martini (Beta 500 4T).  Questi gli altri campioni europei enduro 2012: l'estone Aigar Leok (TM 300 2T) nella classifica Assoluta, lo svedese Martin Larsson (Husaberg 125 2T) nella Junior E1, il finlandese Roni Nikander (KTM 250 4T) nella Senior E1, il belga Cedric Cremer (KTM 350 4T) nella Senior E2, l'austriaco Werner Muller (KTM 300 2T) nella Veteran, la tedesca Heike Petrick (KTM 350 4T) nella Women. La prova finale di cross di oggi ha visto l'estone Leok e l'italiano Martini protagonisti assoluti della frazione conclusiva di questo Campionato Europeo  2012.      Dario Agrati  

Enduro: L'Italia brilla in Slovacchia

  Nuova giornata all'insegna dell'enduro italiano oggi nella seconda frazione della quarta ed ultima prova del Campionato Europeo Enduro a Komprachy in Slovacchia.  Nella classifica assoluta alle spalle dell'estone Aigar Leok (TM 300 2T ) gi&agrave; campione europeo assoluto, si sono piazzati nell'ordine ben quattro piloti in Maglia Azzurra; Maurizio Micheluz (HM-Honda 500 4T), Mirko Gritti (KTM 300 2T), Gianluca Martini (Beta 450 4T), Diego Nicoletti (Beta 450 4T).  Da sottolineare che Martini ha gi&agrave; conquistato matematicamente il titolo continentale della Junior E2/3. Nelle singole classi ben quattro le vittorie del piloti italiani: Guido Conforti (Yamaha 125 2T) Junior "Under 20", Jacopo Cerutti (TM) Junior E1, Gianluca Martini (Beta) Junior E2/3, Diego Nicoletti (Beta) Senior E2.  Tre azzurri anche in seconda posizione: Riccardo Crippa (Yamaha) Junior "Under 20", Tommaso Montanari (KTM) Junior E1, Maurizio Micheluz (HM-Honda) Senior E3 e Gritti terzo della Senior E3.  Nelle due classifiche per squadre nazionali, nuova vittoria dell'Italia prima sia nella classifica del Trofeo Senior, sia in quella dei giovani del Trofeo Junior.  Domani, ultima terza giornata di gara per il Campionato Europeo Enduro con il gran finale della prova di cross che assegner&agrave; i titoli continentali 2012.  Incertissima l'assegnazione del titolo della Junior 125 2T "Under 20" con l'italiano Guido Conforti primo in classifica diviso da pochi punti dallo svedese Oliver Nelsson (KTM). Stesso discorso per la Senior E3 con l'italiano Micheluz primo in classifica ma con l'estone Leok ormai vicinissimo.      Dario Agrati  

Grand'Italia in Slovacchia con Micheluz, Gritti e Nicoletti

Enduro: Martini &egrave; gi&agrave; Campione Europeo

  Prima giornata trionfale per l'enduro in Maglia Azzurra oggi a Krompachy in Slovacchia nella frazione d'apertura dell'ultima decisiva prova del Campionato Europeo.  Se tre piloti italiani hanno conquistato la vittoria nella propria classe, le due squadre dell'Italia in Maglia Azzurra impegnate nella classifica per squadre nazionali del Trofeo Senior e di quello Junior hanno invece centrato una straordinaria prima posizione.  Jacopo Cerutti (TM 250 4T) ha vinto la Junior E1, Gianluca Martini (Beta 450 4T) la Junior E2/3, Guido Conforti (Yamaha) la Junior 125 2T. Quattro ottime seconde posizioni anche per Maurizio Micheluz (HM-Honda 500 4T) nella Senior E3, Diego Nicoletti (Beta 450 4T) Senior E2, Riccardo Crippa (Yamaha) nella Junior 125 2T e Tommaso Montanari (KTM 250 4T) nella Junior E1, mentre Mirko Gritti (KTM 300 2T) ha chiuso terzo nella Senior E3.  Da sottolineare la vittoria assoluta della Casa pesarese TM  prima anche nella Senior R3 con l'ex crossista estone Aigar Leok.      Dario Agrati  

Nella prima giornata del mondiale brillano i nostri

Enduro: Italia a segno in Slovacchia

  Venerd&igrave;, sabato e domenica 17, 18 e 19 agosto si corre a Krompachy in Slovacchia la quarta ed ultima decisiva prova del Campionato Europeo Enduro con alcuni piloti italiani in Maglia Azzurra in lizza per la vittoria di quattro titoli continentali, oltre ai due a squadre Senior e Junior.  Gi&agrave; messo in archivio il titolo della classe 50 Cadetti vinto dal piemontese Jordi Gardiol (Valenti) nella prova italiana di Arsi&egrave;, gli azzurri hanno infatti la possibilit&agrave; di puntare a vincere anche le classi Junior 125 2T "Under 20", J E2/3, Senior E2 e Senior E3.  Nella Junior 125 2T "Under 20" Guido Conforti (Yamaha) &egrave; attualmente secondo a soli 8 punti dallo svedese Oliver Nilsson (KTM) ed ha tutte le carte in regola per puntare alla vittoria, mentre Riccardo Crippa (Yamaha), terzo in classifica, punta a chiudere la sua prima stagione internazionale sul suo podio di questa classe. Da seguire la gara del toscano Gianluca Martini (Beta 450 4T), nella Junior E2/3 che guida la propria classe con 8 punti sull'estone Martin Leok (KTM 450 4T). Martini &egrave; inoltre risultato tra i pi&ugrave; "concreti" piloti della "pattuglia azzurra" di questa edizione 2012 del Campionato Europeo Enduro.  A guidare la Senior E3 &egrave; invece Maurizio Micheluz (HM-Honda 500 4T) forte di un vantaggio si ben 33 punti nei confronti dello svedese Jonas Karlsson (KTM 300 2T). Se Micheluz ha la possibilit&agrave; di bissata il titolo continentale di questa classe vinto lo scorso anno con la Fantic 300 2T, il podio non &egrave; cos&igrave; lontano anche per altri due italiani; Matteo Zecchin (KTM 300 2T) e Mirko Gritti (KTM 300 2T)sono rispettivamente in quarta e quinta posizione con 54 e 53 punti.            A vestire la Maglia Azzurra nella classifica a squadre del Trofeo Europeo saranno: Mirko Gritti (KTM 300 2T, Team MCT Moto Race), Maurizio  Micheluz (HM-Honda 480 4T, Team NSM), Diego Nicoletti (Beta 450 4T, Team GTS), Matteo Zecchin (KTM 300 2T, Team Zec Enduro).  Questi invece i giovani azzurri del Trofeo Junior Europeo: Guido Conforti (Yamaha 125 2T, Team MCT Moto Race), Riccardo Crippa (Yamaha 125 2T, Team MTG),  Jacopo Cerutti (TM 250 4T, Team Mefisto Racing), Gianluca Martini (Beta 500 4T, Team Lunigiana Enduro).      Dario Agrati  

L'Europeo alla sua ultima tappa questo week end

105 risultati per 'KTM 500 4T'